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ADEMA - "Adema"  14/11/2001
Da vecchio appassionato dei Korn, non potevo mancare a questo importante appuntamento, infatti gli Adema sono la creazione del fratellastro minore di Johnatan Davies dei Korn ovvero Mark Chavez.
Gli Adema sono un super gruppo di NU-METAL ma con varie influenze che non solo solo i Korn, ma anche gli Orgy,e i Farmer Boys(sopratutto) . Le 12 tracce di questo cd sono veramente belle, e piaceranno a tutti coloro apprezzano le citate bands ma anche gli estimatori di Linkin Park.
Melodico, duro, trash...sicuramente non sarà un lavoro originale dal punto di vista dello stile, ma i brani sono tutti molto belli, su tutte citerei il singolo "GIVIN IN" che assieme a "SPECULUM" sembrano un perfetto esempio di melodic nu-metal e mi ricordano tantissimo le sonorità dei Farmer Boys dell'ultimo disco. La voce è perfetta , melodica nelle strofa e robusta in quegli stacchi e quei ritornelli tipici del genere. Il sapore romantico delle songs renderà la bands molto accattivante , rispetto a tanti cloni dei Linkin Park e dei Farmer Boys che non riescono a creare belle melodie...qui invece c'è un mixed di riff violenti e musica dal sapore dolente. Ottime anche le canzone più dure tra le quali citeri , "Freaking out" e "Close Friends" . 
 
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ANATHEMA - "A fine Day to exit"Con questo album gli Anathema , abbandonano completamente il genere da loro suonato agli esordi; Un cambiamento che già era presente in "Judgment" e con "Alternative 4". I nostri realizzano un lavoro che è parecchio influenzato dai Pink Floyd ma anche da bands come Radiohead, Muse, e tutta la scena alternativa. Le chitarre non rombano più tanto, e sono le atmosfere tristi e depressive a dominare l'album, con una musica molto semplice e volte un pò ripetitiva, sembra quasi che gli Anathema abbiano capito quale deve essere la loro musica ma ancora non hanno dato a questa la giusta impostazione. I brani si susseguono senza troppo annoiare , ma è difficile trovare canzoni particolarmente coinvolgenti  , un album che giudicherei senza infamia e senza gloria , e credo che sia un pò negativo per una band come gli Anathema che in passato avava realizzato lavori veramente eccezionali.  Ci tengo però a sottolineare 2 canzoni che forse spiccano in quanto a intensità ...sono due ballate (sono quasi tutte ballate!!!) se cosi è giusto definirle....la stupenda "Leave not traces" e  il pezzo di chiusura del cd che è "Temporary peace". Le atmosfere di queste canzoni mi riportano al sound dei Radiohead dell'album "The bends", quasi come se gli Anathema abbiano recuperato l'intensità di quel tipo di atmosfera .Un disco che probabilmente non lascierà il segno, e se i vecchi fan non hanno gradito il cambiamento della band, penso proprio che questo acquisto sia superfluo, per chi non li conosceva, e apprezza i vecchi Radiohead, i Muse e il rock psichedelico in genere questo cd, può essere interessante

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BESEECH - "Black Emotions" Ennesima band che sulla scia di Sentenced, Amorphis, &C. ci propone una miscela di sonorità heavy miscelate a influenze new goth à la Him di Greatest lovesongs666, ma il paragone più esatto è con i Sentenced, non fosse l'altro per la timbrica del vocalist, che mi rimanda a quella del più famoso vocalist filandese. "Black emotions" è comunque un buon album, ben curato nei suoni e negli arrangiamenti, sono le 10 le traccie che lo compongono, e i momenti migliori sono sicuramente la ballata "Little demonchild" che ci mostra una certa personalità della band alla presa con sonorità molto emozionali e con un perfetto utilizzo di una seconda voce femminile. Non saranno certo mostri della tecnica ma sfruttano bene le doti compositive che sebbene non sempre sono originali si fanno ben apprezzare , nella malinconica  "Velvet Erotica" che non può non ricordarmi i Sentenced dell'era Frozen , poi il dolce piano di "Universe" ci porta alle note di "wounded" , il finale è per l'onirica e strumentale "Black emotions" dove non esistono rombi di chitarre ma solo atmosfera rarefatta e ricca di phatos. Nel complesso un buon disco sebbene a volte mi è sembrato troppo poco originale.
 
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DIMMU BORGIR - "Puritanical Euphoric Misanthropia"  - Strepitoso ritorno dei black metallers norvegesi!!!Non azzardo se dico che questo è il miglior album dei Dimmu Borgir ,sicuramente è la produzione e gli arrangiamenti che rendono unico il suono di questa band rispetto ad altri lavori dello stesso genere ma le composizioni del combo norvegese sono indiscutibili. Grandi e basta!!!I Dimmu riescono a fare sognare più che mai e senza accorgercene ci fanno catapultare nel più profondo e lugubre incubo d'orrore, ma la caratteristica dei dimmu rispetto ad altre bands è proprio quella di non avere paraocchi e sebbene si parla sempre di black , la loro musica sfiora tantissimi generi. Sono stati utilizzati anche suoni elettronici ed è parecchio migliorata anche l'interpretazione vocale di Shagrath. Si comincia con una intro romantica e passionale , profonda ma l'attacco di "Blessings Upon the Throne of Tyranny "è una vera e propria dose di ferocia black, come anche "Indocrination" dove Shagrath si supera con un growl eccezionale , segnanlo la stupenda "The maelstrom mephisto" che sembra fotografare un''atmosfera inquietante dove le tastiere spadroneggiano e con un drumming assolutamente perfetto. La bravura dei Dimmu è quella di spaziare all'interno di una stessa canzone da momenti feroci a quelli pacati e romantici . Addirittura in "kings of the carnival creation" c'è una parte in cui ho pensato che fossero i Pink Floyd con qualche distorsore in più!!! Assolutamente imperdibile "Perfection or vanity" pezzo strumentale ,romantico e decadente da "assaporare"ad occhi chiusi ...veramente stupendo."Absolute sole right"è una creazione stupenda anche per le sperimentazioni vocali. Chiude l'album la cover dei Twisted sister"Burn in hell" che a dire il vero mi sembra il pezzo meno riuscito dell'album .Buy or die!!!!

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THE DREAMSIDE :"Mirror Moon"
Che il mondo della musica gothic metal stia cambiando , ormai ce ne siamo accorti tutti, e se per caso siete pronte anime oscure a scoprire piacevolmente cosa c'è dentro il vostro io, non esitate ad ascoltare questo disco che è una delizia veramente. Synth, drum machine , chitarre graffianti e un suono che ci riporta dritti dritti agli anni 80' , vcon quel gusto decadente e una voce assolutamente deliziosa;
Non esiste un paragone assolutamente e ve lo dico perchè nelle 10tracks c'è un sound assai eleborato e che non vuole assomigliare proprio a nessuno.
La title track apre il disco e subito vi catturerà , voce stupenda , melodia da brivido....e inizia il viaggio....."Above below around" è un pezzo molto più elettronico , ma come al solito , il refrein , è di quelli che non si scordano, ....il viaggio nell'oscuro prosegue con "Fairy child" e nella stupenda "Get away", arriviamo fino a "la tempesta" brano cantato in italiano(la vocalist Kemi Vita è italo-olandese) che molti di voi sentiranno il bisogno di ascoltare più volte al giorno!!!!L'album è tutto bello, sapete...parte dalla traccia 1 e si lascia ascoltare, è coinvolgente, e credo proprio di poter dire impeccabile.
Attenzione però i più duri di voi potrebbero trovare "Mirror Moon" troppo dolce e lontano dal metal , per tutti coloro che sono senza paraocchi penso che potrebbe essere la rivelazione !!!
 
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ENTWINE : "Gone" - Credo che ascoltando questo album non si può non pensare a Razorblade Romance degli Him ma è pur vero che questo lavoro degli Entwine rappresenta l'evoluzione di un genere che   negli  ultimi  anni   cresce e sta buttando nella mischia telentuose bands . Si definisce gothic metal o meglio Lovemetal un genere assai profondo ricco di pathos , mielose melodie velate da toni oscuri e chitarre piu che mai metal.Gli Entwine sono al secondo lavoro e questo Gone per il sottoscritto è un album strepitoso. Seducente, ammaliante assolutamente imperdibile per chi dalla musica vuole grandi emozioni , e se avete amato l'ultimo album dei To die For, bene questo disco fa per voi. Si parte alla grande con "Losing the ground" dai toni pacati e con un intro di piano che tanto mi ricorda "Killing me killing you" dei Sentenced , poi "Snow white suicide" precede la stupenda love-dark ballad "Closer" che spruzza dosi di romanticismo più che mai ispirate, cosi come in "Grace" che tanto mi ricorda "When love and death embrace" degli Him , ottimo anche il mid-tempos di "Silent is Killing me" con la voce molto simile ai Placebo che precede un tuffo nel oscuro di "Thru the darkness" che ha un atmosfera diversa dalle altre songs . La chiusura è afidata a "Blood of your soul" che chiude un album assolutamente imperdibile per i fan del genere. Forse sono tanti i richiami a Him , To die For, Sentenced(ultimi) ma è pur vero che gli Entwine ci sanno fare e se copiano , beh lo fanno bene!!!!Ottima la produzione, nonchè gli arrangiamenti, l'atwork ben si adatta al genere proposto.  

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THE RASMUS : "Into" - Qualcuno ascoltando i Rasmus mi accuserà di recensire un gruppo pop su un sito metal....in realtà vi voglio presentare una band filandese(sempre da li le nuove leve!!) che sebbene a tratti può ricoradare melodie e passaggi strumentali simili alla musica di Evan&Jaron , famosa boy-band, vi assicuro che riusciranno a coinvolgervi completamente. Melodie azzeccate, tristezza e malinconia dentro un paesaggio musicale assolutamente spensierato, leggero...storie di vita quotidiana, ma raccontate da un gruppo che piacerà alle ragazzine ma anche a tutti gli estimatori dell'A.O.R. e non solo........
Resterete assolutamente affascinati da songs come "BULLET", "CHILL" e come rimanere immobili ascoltando la stupenda "SMALL TOWN" o la delicata ma non troppo "SOMEONE ELSE" , la tristezza e la malinconia di "LAST WALTZ" mi fanno venire i brividi....etichette a parte ascoltate questo disco e poi compratelo senza esitare. La Filandia si conferma terra di talenti e i Rasmus ne sono la prova!!!! 
 
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WITHIN TEMPTATION: "Mother Earth" - Beh cosa dire di fronte ad un album cosi? Si puo solo decidere di acquisatre anche l'import visto che in Italia siamo sempre gli ultimi a fare arrivare i grandi capolavori.I within temptation al 3°album ci regalano un capolavoro di gothic-atmospheric metal , ma influenzato da tanta musica....Suonato strepitosamente ,arrangiato ancora meglio...e poi le songs....
La title-track apre il cd con una tastiera che disegna un arpeggio in stile celtico che esplode in un refrein molto sognante dove il drumming e la voce di Sharon avvicinano tanto la band olandese ai NIGHTWISH. "Ice queen" ci porta in territori più melodici e descrive l'inverno in maniera poetica e con morte che aleggia sullo sfondo...stupenda la voce di Sharon , e la melodia del pezzo è di quelle che non si scorda più."Our farewell" è una ballad assolutamente fantastica. Il testo struggente che parla di una figlia che lascia la madre alla morte è accompagnato da una musica unica ed è proprio nelle ballads che i nostri riescono a sfornare dei capolavori che potrebbero zittire anche i grandi del pop.L'altra ballad è la sognante"Never-ending-story" un pezzo da brivido dove ancora Sharon sale sul trono .Signori questo è un gran disco, ben suonato e ben prodotto.L'album non ha nessun calo e cosi si prosegue verso "Caged" dove i cori decadenti rendono il brano un pianto di tristezza ma sempre pronto a essere addolcito dalle vocals, e dalle tastiere celtiche più che mai.11 Songs imperdibili dove il metal incontra dolcezza ,passione ...come dire...fare musica a 360° .Beh se sul trono del goth doom c'erano i Theatre of Tragedy ,potrei dire loro di scendere considerate le ultime performance e spazio a questi olandesi!!!!!
 
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MANDRAGORA SCREAM - "Fairy Tales from Hell's Caves" - A distanza di 2 anni dal loro debutto, un mini-cd di 4 pezzi che mi avevano favorevolmente colpito, arriva finalmente il cd d'esordio per questa band italianissima che prendendo spunto da visioni macabre e vicine al mondo dei vampiri decide di dar vita ad un progetto dark-gothic assolutamente originale. La musica proposta dal quintetto guidato dalla stupenda Morgana non mi ricorda nessuna delle band gothic-metal con la voce femminile; Morgana non sussurra note dolci con voce acuta , ma canta con rabbia e su registri tonali molto bassi ;il sound non è molto aggressivo e sono le tastiere di a disegnare inquietanti atmosfere supportate però da un gusto per la melodia assolutamente perfetto. Forse manca un pò di cattiveria alle chitarre e alla sezione ritmica ma canzoni come "Fire tear Drop" o "Crying Clouds" sono pronte per sconvolgere la parte più intima del vostro animo ; la drammatica "Child of the storm" è un vero capolavoro dove Morgana ci dimostra ottime doti interpretative ;I nostri prediligono l'atmosfera alla cattiveria e quindi fatevi coinvolgere dall'atmosfera un pò retro tinta da quel gusto decadente di "Starquake" o dai suoni inquietanti di "Fairy" che precede la lunghissima title-track ,che ci conferma le doti di questa band italianissima sulla quale la Nuclear Blast ha deciso di investire

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TO DIE FOR : "Epilogue" - Finalmente è arrivato!!! I To Die For dopo un anno ritornano strepitosamente con un cd che non delude le attese e che farà la gioia
di tutti coloro che li avevano apprezzato col precedente lavoro. Il sound è più maturo ,più elettronico, lo potrei definire a tratti dance ma senza mai concedersi pause o cali di ritmo; mentre i connazionali Him si spostano in territori più Pop/rock i To Die For restano fedeli al romantic goth.
"Crimson twins" apre le danze con un ritmo incalzante che sistampa subito in testa, il fraseggio di chitarra della seguente "Vale of tears" è un plagio quasi completo a "planet earth" dei Duran Duran........il combo di Simon Lebon è sicuramente una grossa influenza per i To Die For, ma un pò tutta la scena pop/wave anni 80'....."Veiled" è un viaggio nell'oscuro dove i ToDieFor anche senza il rombo delle chitarre ci dimostrano che ci sanno fare, seguono le incalzanti "The unknown" e l'ottima "Frail without you", la presenza di Tanya dei Lullacry rende ancor più bello l'album!!!
"Chains" possiede un gran refrain addirittura dance nelle parti campionate, mi è sembrato a tratti di sentire gruppi come i Novecento o Valerie Dore!!!!L'apice dell'album è senza alcun dubbio "Garden of Stones", che è una song profondamente romantica e quanto mai oscura ,dove Jape sfoggia tonalità da brivido.....stupeda!!!!!L'album si chiude con un finale pop anni 80' veramente carino!!!!!!!Non ci sono paragoni, sono i To Die For!
Quest'album segan la maturazione di un gruppo aperto ,c'è molta elettronica, loop di batteria , ma senza mai esagerare ......che cosa state aspettando, procuratevelo!!!!!!!!!

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TO DIE FOR: "Hollow Heart" - (Single) - In attesa del full-length previsto per il 16 aprile in Finlandia e per il mese di maggio per tutta l'Europa ecco il ritorno dei TDF con un singolo prelibato e favoloso. Dopo l'eccellente "All eternity" le 2songs di questo singolo credo che ci ripropongono una band che cresce giorno dopo giorno.Sebbene siano un giudizio parziale limitato dal fatto che siano solo 2 canzoni , si può ben dire..."Se il buongiorno si vede dal mattino."......Hollow heart è un tuffo negli 80's con un gusto metal-dark ,e con una interpretazione vocale da brivido, niente è lasciato al caso e a mio giudizio non ci sono elementi in comune con gli Him .L'originalità spicca anche nella seguente "Immortal love" che ci propone una melodia romantica su una struttura assolutamente heavy.E' stata utizzato anche qualche loop elettronico ma il tutto con gusto e con originalità.
 
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REAMONN - "Dream No.7"-Ed ecco finalmente il ritorno di questa ottima band tedesca che dopo il magnifico esordio ("Tuesday") ritorna con un album di emo-rock che sicuramente non passerà inosservato; è difficile paragonare i Raemonn ad un' altra band , il loro sound nasce dai Radiohead di "The Bends" ma anche dai Muse o addiritura dai The Cult. Non si può rimanere insensibili alle melodie vellutate, tristi, sognanti e veramente "EMO" di "La Trieste" o di "Picture of Heaven" o dalla stupenda "Come and go" che non può non ricordarmi i The Cult nella parte iniziale . Un intro romantico di piano accompagna l'inizio della sognante "Flowers" mentre i nostri raggiungono l'apice del cd con il singolo "Weep". Questa canzone è capace di sconvolgere veramente con il suo incedere romantico e passionale ma quanto mai triste e cupo ;i nostri sanno ben dosare anche nella successiva "Saving an angel" per chiudere in bellezza con "Jeanny". Che dire....non è facile consigliare al popolo più estremo l'acquisto di questo cd , è chiaro però che ascoltando i Raemonn si possono scoprire nuove senzioni , quelle che a volte solo la musica pùo darci

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AMBEON : "Fate Of A Dreamer" - Capita poche volte di sentire opere rock ben arrangiate e musicalmente valide , una marea di bands hanno tentato di imitare
il sound dei Pink Floyd cercando di trovare l'ispirazione ma con risultati poco soddisfacenti.
 L'unico artista che secondo me merita veramente un elogio è Aryen Lucassen degli Ayeron ,che dopo avere inciso tre monumentali capolavori assolutamente unici decidedi lanciare una bella ma sopratutto brava ragazza di nome Astrid Van der Veen
che veramente riesce a far venire i brividi solo con la sua voce!!!!
il disco in questione è una miscela di musica celtica, melodica,dark&mysterious, dove la voce della nostra è sorretta da un arrangiamento musicale e da linee melodiche sempre azzeccate. Già l'opener "Estranged" cattura con quel suo fascino intimista ma molto dark che riuscirà a sfiorare dolcemente i vostri ritmi nascosti che avranno brusche accelarazioni quando la voce di Astrid inizia a cantare. La sua voce riesce a essere molto simile a quella di Anneke dei Gathering , ma senza mai imitare ,lasciando spazio a vocalizzi da brivido...come nella seguente"Ashes" ."High"suona molto commerciale a livello ritmico e sicuramente rappresenta il pezzo più orecchiabile del cd, lasciando comunque ottimi spunti melodici.La musica di Ambeon mi ricorda a tratti quella degli Alan Parson Project , cosi come nelle strumentali "Fate e "Dreamer " in cui non c'è la benchè minima traccia di metal
ma solo musica pura , divina, misteriosa malinconica e profonda, molto profonda.
Le chitarre non sono tante , ma quando azzardano sono assai metal nel riffing, come in "Sick Ceromony"che suona molto pop ma
è a lunghi tratti sorretto dalla durezza del riffing guitar. "Lost message" è musica celtica di elevato spessore, dove veramente ogni commento è superfluo.STUPENDA!!!!Ragazzi non è un disco metal questo , questo è un disco di musica bella e lo consiglio a tutti coloro che non vivono di paraocchi. Fra gli ospiti alla corte di Aryen e Astrid ci sono, Stephan Van Haestregt alla batteria , Walter Latupeirissa al basso i fratelli Mcmanus dei Celtus che si occupano di flauto e violino in 3 songs, ma ci sono anche Norlander e Lana Lane in un altro paio di songs. C'è poco da dire BUY OR DIE!!!!!!!
 
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Oomph! - "Ego" - E' ormai fuori da un pò questo disco della veterana band tedesca, ma in occasione della loro tournèè italiana con gli Him, gli Oomph (ormai da più di 10 anni sulla scena) possono finalmente cercare il successo ,merito anche del cambiamento musicale della Band. Plastik, il loro penultimo lavoro mi sembra forse un pò più originale di questo Ego, che ripercorre la stessa scia del predecessore copiando addiritura idee!!!
La title -track è un potente dark elettronico dal ritornello sicuramente ammailiante, Oomph style !! Poco convincente il singolo "Supernova" , caratterizzato da una struttura banale e scontata cosi come il ritornello , il terzo brano è ancora deludente, ho pensato che gli Oomph non avessero più idee da proporre , il solito dark-industriale col tipico riff scopiazzato da i Rammstein, "Drop the Lie"sembra un pò più convincente anche se ancora il livello non sale più di tanto, la successiva "Bitter" scopiazza la struttura ritmica al singolo del precedente album "Fieber" senza però avere lo stesso groove, "Transformation" non dice più di tanto, ma ecco che finalmente riscopro gli Oomph alla  traccia numero 7, ragazzi "Atem" è veramente stupenda,puro dark elettronico, con un ritornello nostalgico, un brano che potrebbe far invidia a Paradise Lost e Depeche Mode , pur mantenendo uno stile tipico della band, che allontana su questo brano qualsiasi similitudine coi Rammstein, l'acustica e suggestiva "Serotonin" ci accompagan verso la FAVOLOSA "Swallow" l'avrò ascoltata 1000 volte, una ballata da brivido, dove i nostri riscoprono un groove e un gusto per la melodia malinconia assolutamente unico, già solo questi 2 brani valgono l'acquisto del cd, che continua comunque a regalare emozioni nell'ottima "Viel zu tief" e qui rivedo i migliori Oomph!!! Stupenda anche "My darkest cave"  incazzata più che mai pur mantenendo uno stile perfetto in bilico tra l'industrail il dark e la new wave. "Rette mich" è ancora l'ennesimo centro , l'atmosfera è sempre triste e malinconica , la voce sofferta , e dura che la musica è quella che piacerà a tutte le anime oscure. "Who you are" , anticipa "Kontrollverlust" che poteva essere un brano perfetto per la colonna sonora di Matrix!!! Assolutamente emotiva e con quell'atmosfera tipicamente sospesa e oscura , chiudono il cd 2 brani atmosferici, stupendi "Dopamin" veramente da brivido!!!!e "Traum Weiter" . Acqusto decisamente consigliato, sebbene le prime songs non sono all'altezza ci sono molti brani assolutamente stupendi che faranno la gioia di chi adora gli ultimi Paradise Lost .

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LULLACRY - "Be My God" - 24.08.2001 - Nuovissima uscita per il mercato italiano ,il nuovo dei Lullacry. La band finlandese sembra proprio la rivelazione dell'anno , in quanto ad originalità e scelta musicale. Le chitarre sembrano proprio quelle dei To Die For (Tanya ,la vocalist collabora coi TDF), ma il sound cerca di non assomigliare troppo alle band gothic tipiche della scena finlandese, avvicinandosi a tratti pure a band alternative come Guano Apes o Skunk Anansie. Ma paragonare i Lullacry a queste band sarebbe riduttivo; i nostri sono senz'altro molti cupi, duri e come da tradizione finlandese molto sensuali ed accativanti, alla voce poi c'è la bellissima Tanja che farà la gioia di tutti i maschiacci !!! Il sound è tutto chitarra ,basso e batteria , e sta proprio in questo l'originalità dei Lullacry, che ripropongono melodie oscure e melodiche senza utilizzare le tastiere o i synth. Ottima la prima track "Embrace me", veloce e melodiche con un riff di chitarre assolutamente perfetto, sorretto da una ritmica perfetta, potente e assolutamente trascinante!!!La title track parte durissima per esplodere poi in un ritornello ultra melodico veramente da brivido;la seguente "Without the dreamer" è ancora l'ennessimo centro per i nostri , che ci dimostarno come si può essere romantici senza essere patetici, cosi come nella seguente "Into your heart" , power ballad mai scontata e assai coinvolgente. L'album prosegue senza un momento di stanca, sorretto da idee sempre diverse , godiamoci quindi, le melodie e la rabbia velata da quel pizzico di malinconia e romanticismo tipico della band. Grandiose "Bonfires of time" , "Thorn of the rose" e "Firequeen" che chiudono un album , da avere assolutamente!!!

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PARADISE LOST - "Believe in Nothing" - Vorrei tanto dire che i Paradise Lost sono ritornati alla grande ma purtroppo non ci riesco.Dopo il controverso apprezzamento di "Host" che personalmente ho tanto elogiato , i Paradise Lost ritornano alle chitarre e ai suoni di "One second" recuperando l'aggresività ma non le idee.Se "One Second" rappresentò una svolta strepitosa con la quale i Paradise lost hanno ben mescolato influenze dark-wave con chitarre metal riuscendo a ispirare poi il tanto osannato lovemetal di oggi, BELIEVE IN NOTHING non è altro che la brutta copia di "One second". Nulla da ridire sui suoni e sugli arrangiamenti curati a puntino e ottima la perforamnce di Nick che migliora sempre di più con un cantato ormai anni luce lontano da "Icon".Il problema di questo disco sono le idee che purtroppo a volte sembrano quasi sforzate .Mi ero quasi illuso ascoltando l'opener "I'm nothing  dove i LOST hanno azzecato al 100%, sia nell'utilizzo moderato e assolutamente perfetto dell'elettronica sia nella melodia trascinante. "Mounth" scelto come primo singolo a mio parere è assai scontato sebbene possa piacere all'inizio, si prosegue senza infamia e senza e lode , i pezzi non convincono e devo aspettare la track n.6 per ritrovare qualcosa di interessante, infatti sono molto suggestive le atmosfere ricreate in "Something real" anche se la melodia del pezzo delude. L'episodio migliore sembra essere"Divided" dove la semplicità dell'arrangiamento unita al groove della canzone alzano le quotazioni dell'album, non ci sono parti metal solo atmosfera decadente più che mai dark e melodia da brivido. Stupenda!!!!!.Il resto è senza infamia e senza lode, sebbene "World pretending" ci offra ancora ottimi sprazzi di sano gothic metal. Ripeto, i Paradise Lost hanno un suono unico e inimitabile, migliorato addirittura in questo album che recupera il metal di "One second" e qualche loop elettronico di "Host" ma ci vogliono canzoni più convincenti

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KATATONIA - "Last Fair Deal Gone" - Eh ce lo aspettavamo dai Katatonia un album cosi!!!Il passato di band dedita alla durezza è sepolto e oggi i nostri ritorno con un lavoro che percorre i sentieri del suo predecessore ma con un più cura dal punto di vista qualitativo.I pezzi sono tutti ben arrangiati con un atmosfera figlia del gothic metal ma senza dimenticare la pop wave anni 80'.I Katatonia riescono spesso a farmi ritornare in mente i Cure e i Duran Duran ma ovviamente solo nelle "forme".Atmosfere cupe e metallo mai troppo duro fanno di questo "Last fair...."un lavoro interessante che potrebbe interessare anche l'aficionados della wave .
I Katatonia sono cambiati e questo disco ne è la conferma , ma lo so davvero , le idee continuano ad esserci ed ecco veri e propri gioiellini come "Teargas" e "Tonight's music" o "I Transpire" che in qualche frangente ricorda atmosfere floyidiane ; pura melodia miscelata al romanticismo dark si respira con "Sweet Nurse" che riesce a rapire fin dal primo ascolto col suo refrain assolutamente stupendo. "The future of speech" è lo specchio dei nuovi Katatonia ......atmosferica, sognante ,metal quanto basta e sopratutto ispirata.I Katatonia riescono ad azzecare le giuste melodie e chi nella musica è senza paraocchi mettere subito nella propria hotlist questo cd.Se gli Amorphis e gli Opeth sono ancora alla ricerca di una personalità, credo che i Katatonia la abbiano trovato e anche se il solito metallaro rimprovererà la direzione musicale presa dal gruppo, penso che non ci sia niente di più bello che fare la musica che senti dentro, se poi questo ti riesce anche bene............
 
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BLUE OBSESSION  - Non è facile fare una recensione a un minicd di 4 pezzi per lo più di un gruppo esordiente, ma la qualità del sound e di questi quattro pezzi mi spingono a mettervi alla ricerca di questo mini che è veramente buono. Il sound è praticamente quello degli HIM di Razorblade Romance ma la cosa più assurda è che il vocalist ha una timbrica praticamente uguale a quella di Valo nelle tonalità medie, ascoltate "Remember" impreziosita da una voce femminile suadente, è veramente stupenda , poteva comparie su Greatest 666 o Razorblade degli Him ed essere un potenziale singolo, la ballata"No more" ci mostra come questi ragazzi sono dei veri sentimentali , in "My special way" i tipici cori del new goth si fondono ad anima sicuramente più latina , quella dei portoghesi , non è da meno "Just one more tear" ..........Speriamo di vedere furi presto il full-lenght, considerato anche la produzione è curatissima, e gli arrangiamenti pure, cosa da sottovalutare considerato che molte bands di 9ottima qualità sono spesso penalizzate da cattive produzioni.

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HIM - "Deep Shadows And Brilliant Highlights"   - 07/09/2001 -    Grandioso!!!!!!Credo proprio che Gli Him siano l'esempio di come si possa fare bella musica senza necessariamente essere mostri sacri della tecnica. Il combo filandese al terzo album, decide di fregarsene delle etichette che tutti gli hanno addossato ...gothic, pop-metal, dark, lovemetal.....Sono gli Him, e penso proprio che questo album va ascoltato senza etichette e paraocchi, è veramente bello!!! Gia l'opener "Salt in our wounds" ci mostra un gruppo maturo alle prese con un sound diverso , molto profondo e sensuale come non mai, le chitarre non sono più iper-distorte e si nota subito un ampio utilizzo di chitarre acustiche, cosi come nel resto dei brani. Si prosegue con "Heartache every moment" che mi richiama nelle tastiere i Paradise Lost dell'era One Second(ovviamente nel suono). Il terzo brano è veramente da brivido "lose you tonight".Avevo ascoltato la caravan version sul mini cd "pretending" , ma qui è proposta in una versione elettrica che vi costringerà a sentirla almeno 5-6 volte consecutive , prima di proseguire con la stupenda ballata "In joy and Sorrow" che ci riprone gli Him come gruppo di romantici decadenti .
L'ormai conosciuta "Pretending" , precede "Close to the flame" che è veramente emozionale,la voce di Ville Valo è veramente insuperabile sui toni pacati e dolci, la musica è di quella che penetra dentro l'animo , difficile rimanere insensibile al fascino di questa canzone. La successiva "Please don't let it go" è forse il pezzo più scontato del cd, ma non preoccupatevi , arriva subito, "Beautiful" che è veramente da brivido. La voce di Ville Valo si permette di sfiorare tonalità più acute, ma sempre con quel gusto di rabbia e dolcezza ; "Don't close your heart" è un brano pop-rock orecchaibile , ma col solito marchio "Him" che lo rende quanto mai accativante , l'album si chiude con "love you like I do" che riprende sonorità tipiche del dark romantico anni 70'-80'.
La versione limitata prevede pure 2bonus tracks, che posso dirvi di più , ..avranno pure la nomina di essere un gruppo per ragazze molto giovani, ma quando la musica è bella, è bella. Tutti ma proprio tutti:Compratelo!!!!!!!! 
 
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MADRIGAL - "I die, you soar" - 03/10/2001 - Band svedese che attiva dal 1998, ci regala un album veramente strepitoso. Devo ammettere che dall'atwork immaginavo fosse il solito gothic , a là My Dying Bride, invece, assolutamente no!! I Madrigal, mi ricordano i Paradise Lost dell'era Icon ma azzardo e dico che rispetto ai Paradise Lost i nostri sono molto più raffinati; Le tastiere riescono ad emozionare e la voce del cantante è strepitosa; I Madrigal sono veramente eccezionali, signori questo è un disco che può piacere sia al fan degli Him, sia al fan          degli In Flames; Chiatarre durissime, tastiere che disegnano paesaggi tristi e malinconici, e il pianoforte che volte sembra quasi piangere;
Ci sono 8 brani in questo cd, ma non sono affatto pochi, il tutto è curatissimo, la produzione è ottima. "In Debris" che è la traccia numero 5, parte con dei chitarroni in stile death , per poi rallentare e dar spazio alla stupenda melodia vocale , da brivido!!! "Ashes", non è da meno, ...parte molto triste e il suo incedere non può non richiamare i migliori Paradise Lost, ma tutto il cd è da ascoltare e godere, ......credo che i più affezionati fan dei vecchi Paradise Lost, degli Anathema, ma anche del Death melodico non possono non acquistare questo cd, gli altri lo possono fare pure, considerato il fatto, che seppur trattasi di un prodotto molto heavy, la ricerca della melodia e della raffinatezza donano a questo "I die, you soar" l'appetibilità ad un pubblico molto vasto, BUY OR DIE!!!!

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NOVEMBRE - "Novembrine Waltz" - 13/11/2001 - Siamo di fronte ad un capolavoro di metal malinconico, struggente, romantico, dark e quanto mai passionale!!
Sono italianissimi ma famosissimi fuori dal nostro paese ancora non troppo pronto a queste sonorità; I Novembre avevano già denotato una grande maturità col precedente lavoro(Classica), e qui finalizzano quanto di buono avevano fatto col il penultimo disco. Non esistono accostamenti , si va da un sound romantic dark a vocals black, gli inquietanti arpeggi di chitarra ci fanno penetrare nell'oscuro mondo dei Novembre, ....sanno suonare e anche bene, molte influenze dalla musica classica. Si inizia suboto col la stupenda "Distances" aggressiva e potente , le scream vocals sono sorrette dea una sezione ritmica assolutamente perfetta , si passa dal death melodico a passaggi più soft con vocals pulite. "Everasia" è una song favolosa, l'inizio è quanto mai romantico e trascinante, musica per l'anima, per poi sfociare in un brano più aggressivo pur mantendo un tema assai profondo. "Come pierrot" è ancora l'ennesimo centro, brano oscuro caratterizzato da vocals pulite e preziosismi tecnici di assoluto valore, la track n.4 è un altro capolavoro, "Child of the twilight" inizia xcome una ballad soffusa e romantica , chitarra acustica , synth e voce , ad un tratto un cantato in italiano , supportato da un arpeggio onirico e buio sussurra "Come impazzire in un mare dorato" i nostri "giocano" tra l'onirico e il romantico , ed a un tratto si parte .......il brano diventata feroce quanto mai, la sezione ritmica "impazzisce" ma sono tanti i cambi di tempo, la tecnica si fonde alle sensazioni dell'animo, ....la track n.5 è una cover " Cloudbusting" di Kate bush interpretata perfettamente da Ann-mari- Edvardsen
..evviva gli 80's !!!!!Anche i Novembre sono perfetti discendenti del mondo wave 80's!!!!Si prosegue con "Flower" e con la suggestiva "Valentine" che ci mostrano le doti tecniche di una band che non finisce mai di stupirmi , la melodia di Valentine è un perfetto esempio di pop malinconico e triste su una struttura assolutamente metal, CHE DISCO!!!!!, "Venezia Dismal" è stupenda, non ci sono parole, bisogna solo ascoltare per credere , chiude il disco "Conservatory Resonance" .........Non perdete tempo, è un capolavoro.

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DE/VISION - "Two" - 19/11/2001 - La Germania è a mio avviso uno dei paesi più evoluti a livello musicale, e sopratutto per quanto riguarda la wave-dark, i De vision sono uno dei gruppi più noti a livello internazionale, e oggi li ritroviamo con questo magnifico cd, che tutti gli appassionati di melodie profonde non possono non avere. Un album dai colori oscuri ma dalle tinte romantiche come nella tradizione di un genere (elettro-dark) che non morirà mai. E' chiaro che la musica rimanda direttamente ai Depeche Mode,ma anche ai Paradise Lost di Host .I brani sono tutti molto intensi e piacevoli, potranno allietare la serata in compagnia della vostra metà ma anche quando vi sentite giù, ascoltare questa musica in cuffia, regala emozioni forti.
Profumano di pop molte songs, ma non posso non segnalarvi le favolose :"Heroine", che è un classico eletro-romantic-dark, ,l'intensa e passionale come non mai "Heart- shaped tumor" che mi fa venire i brividi e non riesco a non ascoltarla almeno 6-7 volte di fila!!!!! Il pop-dark di "State of mind" dolce come non mai, "Escape the world" che potrebbe piacerà anche ai fan di East 17, O town e Backstreet boys, ma con quel gusto piu passionale e meno finto che le citate bands invece hanno, e il brano di chiusura "Lonely day" che chiude un album praticamente perfetto.Qualcuno troverà i DeVision troppo commerciali e molto romantici, ma se guardate oltre , riuscirete a trovare questo lavoro un perfetto esempio di musica per l'anima.DA AVERE!!!

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CAYNE - "Old faded Pictures" - 06/12/2001 - E' uscito la settimana scorsa ed eccolo gia tra le mie mani, il nuovissimo cd del nuovo supergruppo italiano formato dagli ex Lacuna Coil, Raffaele Zagaria e Claudio Leo. E' davvero un album grandioso questo debutto dei Cayne, che piacerà agli estimatori
di Lacuna Coil e Paradise Lost. Intendiamoci, i 2ex Lacuna Coil in questo progetto mettono a frutto esperienze varie, e il sound è diverso dai milenesi Lacuna Coil. Apre le danze "Save me" ...FAVOLOSA!!!!melodia tra il pop e il dark che piacerà veramente a tutti, il sound non picchia più di tanto ma è suggestivo quanto mai.Il sound mi ha tanto ricordato quello dei Paradise Lost dell'era ONE SECOND ,ancora di più nel singolo "Old faded pictures" che mi richiama (nel riff iniziale in particolare) "Say just words"
recuperando quel tipo di sound tanto amato alla new generation of goth metal!!! Le trame melodiche dei Cayne non si smentiscono mai e la voce di Mario Piazza è assai suggestiva in tutti i pezzi. E' veramente stupenda "latents spirits" che inizia con  basso elettrico suonato però in pieno stile 80'(a quei tempi andava di più quello sintetizzato) e prosegue con una melodia pop-dark assolutamente stupenda!!!La ballata dark "Slight melody"è l'ennesima dimostrazione di quanto questi ragazzi abbiano una miriade di influenze...è romanticissima , cupa, e direi unica !!! La cover "Smalltown boy"(gia proposta nel singolo) è una personale rivisitazione di questo classico degli anni 80', suonato veramente bene (sembrano quasi i PARADISE LOST qui!!!!) Si prosegue con "In my eyes return" che precede l'unico brano cantato in italiano "Una favola", che inizia con intro elettronico che mi rimanda agli anni 80' ...sembrano quasi gli HUMAN LEAGUE, ma ecco poi le chitarre ,come sempre ...di matrice Paradise Lost e la melodia che devo dire è stupenda. Il cantato in italiano ben si adatta al pezzo.Il cd si chiude alla traccia n.8 con "I'm lost" che è un ennesimo esempio di ricerca musicale.....inizia con un intro molto spettrale e cupo tra noti dolenti di piano e profondo basso .....anche la tastiera fa atmosfera , poi si parte ...ed è un brano assolutamente originale ...l'ennesimo centro!!!!! UN DISCO DA AVERE ASSOLUTAMENTE, !!!!!! E chi l'ha detto che il gothic è solo finlandese??.ascoltate i Cayne e vi ricrederete!!!!!

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TIAMAT - "Judas Christ" - 26/02/2002 - I Tiamat ritornano sulla scena con un disco interlocutorio che si pone a metà strada tra l'ultimo lavoro solista di Edlund nel progetto LUCYFIRE e le atmosfere di Wildhoney molto più ammorbidite nei suoni. Scordatevi il dark metal puro che in molti avrebbero preferito, il disco in questione è molto atmosferico dove è la voce di Edlund a creare l'atmosfera giusta il bilico tra il dark e atmosfere floydiane. Il disco si lascia ascoltare molto piacevolmente e canzoni come il singolo "Vote for love" faranno la gioa di tutti quelli che in estate avevano apprezzato il progetto Lucyfire. Una vera e propria hit questa song col suo refrain catchy e molto easy listening con tanto di cori femminili e col suo ritmo incalzante. Molto belle anche "Angel Hologram" e "I am in love with myself" che riescono a mantenersi in bilico tra la wave-dark 80' e il gothic metal. "Fireflower" è invece una semi-ballad con un mood assai accattivante che piacerà senz'altro agli estimatori di bands come The Mission o Fields of the Nephilm, ottimo anche il goth rock di "Truth's for sale" che pur non possedendo un refrain molto catchy riesce grazie all'ottimo lavoro della sezione ritmica una song assai piacevole. Il cd si chiude con 2 ballate “Heaven Of High” e “Too Far Gone”, dove Johan mette tutta la passione per la musica piu country e folk tipica di artisti come Tom Petty , grande senso melodico e aperture senz'altro molto solari in queste due canzoni che ci mostarno quanto Edlund sia dotato di una grande vena compositiva. Un lavoro piacevole da ascoltare  tranquillamente anche in macchina. Siamo distanti dai suoni e dalle atmosfere degli esordi, ma questo è un bel disco....io un pensieriono fossi in voi ce lo farei......

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NUDE - "Cities and Faces" - 22/12/2001 - La Scarlet record ha deciso proprio di fare sul serio e dopo i Cayne ecco..i NUDE, altra talentuosa band italiana all'esordio. Ricordo che lessi del loro demo-tape l'anno scorso e dopo nemmeno un anno ecco che la Scarlet si fa avanti ......Un disco da 10 su 10 non ho dubbi! A differenza dei Cayne i nostri sono più devoti alla wave-metal ...discendente direttamente dagli anni 80'. I NUDE non sono altro che una versione moderan dei DURAN DURAN ma quelli più oscuri ,più tetri ma abili a inventare melodie da brivido. La voce di Tom si avvicina tanto a Simon Le Bon mentre tutto il gruppo suona benissimo, supportato da una produzione ed un arrangiamento veramente professionale. Credo che anche in Italia stiamo crescendo e ne sono la dimostrazione i Cayne e i Nude che seguono la tendenza attuale non senza essere personali e ricchi di pathos. "CITIES AND FACES" è godibilissimo dalla prima all'ultima song nessuna esclusa!!! C'è molta elettronica nel sound della band ma usata nel modo giusto senza mai strafare , solo per arricchire il sound. I Nude ci dimostrano che sanno suonare anche bene, Fabio (guitar) quando è necessario ci mostra attitudini soliste non da poco mentre abile è la sezione ritmica a giostrare con abili cambi di passo .....
Mi sento di promuovere a pieni voti i Nude, e la Scarlet records! Ragazzi provate ad ascoltare le dolenti note malinconiche di "MODERN WORLD" per capire l'anima profonda di questi ragazzi o immergetivi in "BLACKEST TIME" che farebbe invidi agli U2 se quest'ultimi decidessero di rimodernizzarsi. "U GOT MINE" è UN VERO CAPOLAVORO DI HARD-ROCK ELETTRONICO con la voce di Tom che si avvicina più che mai a Simon nelle tonalità medie, ottimo lavoro ai synth e grande cura del timing. I NUDE non si risparmiano mai e "SOMEWHERE" ne è la dimostrazione! Inizia a là CURE per proseguire in una godibilisima song degna del new goth! Il 2001 si chiude con 2 certezze made in Italy: CAYNE E NUDE------------BUY OR DIE!!!!!!!!!!!!!!--------------------------------

by Lovedeath TOP

THEATRE OF TRAGEDY - "Assembly" - 16/03/2002 - 

Liv Kristine Espenaes - Vocals
Raymond I. Rohonniy - Vocals
Hein Frode Hansen - Drums
Lorentz Aspen - Keyboards
Frank Claussen - Guitar
Vegard K. Thorsen - Guitar

...oh well but what is this "Assembly"?...An assembly between what ? Between "Musique" and ..?  Unfortunately we are very far from the splendour of "Aegis" (sigh) ... The nice side is that fortunately this album is far enough also from the (for me) horrible Musique. Assembly presents again  massive electronics, yes it's true, but  guitars are back , heavy enough, with  catchy riffs.. But ...why  something reminds me  Roxette? Well give to Roxette some very good electronics and some guitar really heavy and opla! they turn into these new Theatre Of Tragedy!! So Assembly is electronics and pop , but nevertheless with a touch that also the heavier gothic and rock fans will appreciate. A kind of "heavy easy listening" !! I must say I was very prejudiced , but I changed a little my mind, some songs are at least pleasant and good is  Liv Kristine's vocal, though I don't dislike the voice of duet partner Raymond. As Lovedeath says,  the production is faultless and the atmosphere is, on the whole,  dark, mysterious.

Ok here we go with my personal opinion about every song: 

Automatic lover: catchy (if not stupid) with good guitars- Universal race: extremely electronic- Episode: good , catchy , interesting with a good balance between electronic and guitars, very atmospheric, I agree 100% with Lovedeath- Play: with a touch of sadness, good melody, it needs a second listening to be appreciated- Superdrive: I personally couldn't care less...Let You Down: techno disco with a catchy pop melody- Starlit: electronic and boring - Envision: ahhh very very good catchy with good guitars à la Zeromancer (Clone Your Lover and Chrissi Sixx) , balance between the 2 voices, this is the song I prefer without doubt - Flickerlight: as Lovedeath77 says is heavier, good the guitars, modern dark really catchy enough, but for me a little bit too techno...- Liquid man: mysterious and almost psycho-space, with a touch of heavy guitars, very interesting, not usual - Motion: slow, boring, do I need it? For sure not...me personally I would left Liquid Man as last song...

by dalia "gryphon_spirit" di giacomo

 

I TOT ritornano dopo l'interlocutorio "Musique" con un disco che ripropone la band come assoluta innovatrice di un genere(il gothic) che ormai è lontano anni luce dagli esordi. Un disco che potrebbe piacere agli estimatori dei GARBAGE tanto quanto a coloro che ascoltano ZEROMANCER e ORGY. Il sound è molto futuristico ma commerciale nell'uso di melodie e rispetto al predecessore le chitarre sono più rombanti e distorte. Mentre gli HIM, i TO DIE FOR ,gli ENTWINE si fanno pionieri del cosidetto romantic-goth, i TOT portano avanti questo sound assolutamente originale che tanto è figlio di quest'epoca devota al mondo della musica elettronica. Le canzoni si lasciano piacevolmente ascoltare in virtù anche della sempre impeccabile produzione , e dopo l'inizio in sordina con "Automatic lover" e "Universal Race", segnalo l'ottima "Episode" che grazie alla sua atmosfera "misteriosa" riesce davvero ad affascinare.....una specie di dark moderno ben miscelato a sonorità elettroniche. Ed è proprio qui l'originalità di TOT cioè quella di sapere sfruttare al meglio le atmosfere gotiche e dark e inserirle in un contesto dal sound moderno.Ottima anche "Play" che denota quanta cura i nostri hanno nello scegliere adeguatamente tutti i suoni, e la melodia è veramente bella, piacerà senz'altro anche ai fan dei Garbage. Non sempre le canzoni riescono ad avere il giusto groove e quando questo manca è la stupenda voce Liv che incanta con una delicatezza sopraffina. Ancora puro rock elettronico con "Let you down" capace di conquistare sin dal primo ascolto, ma senza dubbio la canzone più trascinante è "Flickerlight" davvero intensa , melodica , dura e quanto mai techno nell'arrangiamento; un vero esempio di modern dark. Nella scorsa decade i TOT furono senz'altro esempio di romantic goth metal per tantissime bands , oggi continuano a mostrare doti di originalità che saranno sicuramente spunto per tantissime bands.

by Salvo "Lovedeath " Russo

THE 69 EYES  - "Paris kills" - 29/01/2002
Lo immaginavo!!! Avevo già fatto la recensione del singolo "Dance d'amour" e preannunciato questo cd, che mi conferma la valutazione negativa per questi filandesi che da quando hanno deciso di fare gothic rock, hanno fatto pochissime buone canzoni.
PARIS KILLS, è l'ennesimo tentativo di scimmiottare i grandi del gothic rock, cercando di scopiazzare un pò i Sister of Mercy, i The Mission e nei momenti più hard (pochissimi) i Type o Negative. Un cd assai monotono dove solo a sprazzi si possono notare passaggi degni di nota. Jyrky si conferma vocalist dalla voce artefatta, sempre molto bassa e poco espressiva e se mi permettete a tratti molto fastidiosa, mentre i pezzi scorrono via senza troppi sussulti e la musica è davvero piatta. Gli arrangiamenti sono molto semplici e non godono di spunti originali. A qualcuno può sembrare che io esageri, ma in realtà il precedente "Blessed Be" era molto più curato a livello compositivo e c'erano canzoni molto più accattivanti. Questo album invece sembra nato più di fretta quasi forzatamente e i nostri si producono in songs come: Betty Blue, Grey, Radical ecc...che scorrono via con una tanto di monotonia.
E' davvero inutile fare la disamina dei pezzi, questo è un cd da evitare.
 
 Salvo"Lovedeath" Russo
 
THE 69 EYES  - "Dance d'Amour" - La band filandese ci presenta un mini cd con 2 brani in vista dell'uscita dell'imminente "Paris Kills" prevista a breve.
Il singolo è composto da 2 songs;La prima è il singolo apripista del nuovo cd .Si chaima "Dance d'amour" ed è una canzone fortemente caratterizzata dal sound del lavoro precedente. Cantata in francese, ci mostra come il gruppo non si sforzi piu tanto a cercare soluzioni melodiche originali anzi riprone la solita musica, che sembra proprio uno scimmitore band storiche del calibro dei The Cult o ancora dei The Mission. Il vocalist Jyrky canta sempre col vocione artefatto , e mi sento di dire che se non fosse per l'ottimo lavoro di atwork e per loro piacevole presenza i 69 eyes non avrebbero ottenuto molto successo. L'altra song del mini è una cover dei Doors "You're lost little girl" che nulla aggiunge a quanto detto; Mi piacerebbe smentire tutto, ma se il buon giorno si vede dal mattino, il prossimo album non sarà tanto diverso dagli ultimi due.

Salvo"Lovedeath" Russo

MY INSANITY - "Solar Child" - 03/12/2001
Secondo lavoro per questa band che dopo il precedente "Still Dreams in violent areas" ritorna con un più melodic "Solar Child"
che segue l'attuale tendenza gothic metal. Pieno di sonorità in bilico tra i riff death metal e i fraseggi tipici del pop metal, questo disco si fifà tanto agli ultimi lavori degli Amorphis e anche degli Anathema .E' un bel disco suonato con passione e tristezza, con gusto per il decadente molto particolare.....rabbioso e furente ma tratti pure dolce. I My insanity conosco bene il loro passato e lo sfruttano al meglio , nell'ottima "Bound & Lost" che sotto una bella melodia sfrutta la potenza di un gran riffin guitar. La voce è apprezzabile e adatta alla sonorità dell'album, e i nostri riescono anche sfornare songs molto più soft come in "Failed Experiment"
che è una ballata molto suggestiva. "Supervisor" mi ricorda molto le sonorità di DIVING INTO DARKNESS dei DARKSEED,  i nostri riescono a lavorare tanto sui cambi di tempo e potendo sfruttare una buona tecnica rendono il tutto molto gradevole. La stupenda "Kings of plush" è un brano cattivo e dolce allo stesso tempo che colpisce dritto al cuore con la sua potenza e il suo velo romantico. Stupenda la romanticisima "Dead season" che si rifà alle sonorità più tipiche della wave-dark anni 80' senza accelarzioni o rombi di chitarre, è solo pura dolcezza, una melodia tra l'arioso e il malinconico , ed è assolutamente imperdibile.
"Twin" parte durissima col cantato in growl alternando cambi di tempo, clean vocals e growl con grande sapienza. Nel complesso c'è da dire che i nostri hanno un gran senso della melodia e questo album è consigliato a chi ha apprezzato gli ultimi lavori di Amorphis e Darkseed.

Salvo"Lovedeath" Russo  TOP

18 SUMMERS - "Virgin Mary" - 14/06/2002

18 Summers are not playing metal, so why are they interesting in the scene? Well, firstly they have a good number of fans in the Gothic/Dark Wave area, moreover their "Virgin Mary" album has been produced by John Fryer , who has already worked with HIM and Paradise Lost. Secondly they are nothing else than ...Silke Bischoff.   Ehhh yes Silke Bischoff, the almost cult band that had established itself as a leading innovative power in the Gothic/Dark Wave environment indeed. Oh well but why they changed their name, I mean if they already got such a success and a consideration under the name of Silke Bischoff, it seems that there is no reason to change it , and this in the moment of a top in their career. Unfortunately the name Silke Bischoff is bound with a sad story: Silke Bischoff really existed and was killed at the young age of 18 years....ah suddenly light! 18 summers is maybe the number of summertime- seasons the poor Silke could live.... And indeed we find in this album a track called "Girl of 18 Summers" and here some lyrics of this song:

 "it's a game and you will lose
you are just a story in the news
...
she was a girl of 18 sumers
innocent
and when she died the angels cried
the devil is here tonight..."


Felix Flaucher (vocals, lyrics and keyboards) and Frank Schwer (guitar, keyboards) didn't want anymore to struggle and struggle again for band name rights (if I have well understood), so Silke Bischoff is becoming 18 Summers, but for sure their career is not finished like their previous name. And after their successful "Phoenix From The Flames" here they are back with "Virgin Mary", and not only with music but with the mytical pics too. 

Virgin Mary shows sadwave tracks, really melodic, soft electronics and acoustical instruments. Sadness and depression are the keys of this work that is much more Gothic than one can think. And even if we are far from the gothic metal, one can find here the same feelings , the same tormenting mysterious damned soul. This album, that also offers one good danceable track rather pop oriented, is indeed above all a musical experience for the listener too. Unfortunately I cannot say I'm extremely enthusiast of this CD, cause it is at my opinion a little bit monotonous, without nothing of really innovative, though I have to say that production is valuable and that there are so many interesting moments and musical chords that could have been developped even in a better and less monochromatic way.


So terribly sad is "TURN OFF THE RADIO", a dark track full of atmosphere -"... turn off the radio and once in a lifetime i'll be there..." -  with a deep, melancholic melody that will conquer your heart;
followed by VIRGIN MARY, that has so a catchy melody and  so effective short electronic loops, somehow obsessive but agreeable.
Sad and slow HERE AND EVERYWHERE, with some acoustical moments. Extremely delicate and depressed. Very electronic is GIRL OF 18 SUMMERS, a song rather gothic disco oriented, danceable with many futuristic effects which anyway don't make up the sadness inside this track.
SENSATION WHITE, electronic gloomy, atmospheric, obsessive, artificial with female hymnic backvocals is a kind of presentation of the old-new concept of 18 Summers: -The new Silke Bischoff - sensation white- sensation white-

HEAVENLY CREATURES alternates scary backsounds with sad ballad passages.
Strings and acoustical moments for DR. LEYLAND, slow, at the borderline between intensity and boredom. 
Electronic soundscape and more rhytmus for GOLDEN DAYS and then the beautiful SHE'S RUNNING, sad slow, but with a round soundscape, a catchy perfect melody with some life ad decision inside. Interesting in this track are also the male and female voices that duet together.
Electronic and artificial effect for another slow and sad song which presents also strings and acoustical taste: SOME WORDS IN A DIARY that seems cold as ice and wet like rain. 
Again and again sadness, dressed in a so light and gentle musical accompaniment, but in reality a heavy killer sensation of despair in the last track SIBYL VANE, repetitive, in a certain measure obsessive.


One thing is to be underlined: rather  recurrent is the concept of "don't believe in Jesus Christ", for example in TURN OFF THE RADIO: "I don't believe in Jesus Christ, the new church is rising" or in SOME WORDS IN A DIARY "I don't believe in Jesus Christ, why should I hate myself?-
Well, Jesus Christ or not Jesus Christ, I do believe in only 3 tracks of this album: Turn off the radio, Virgin Mary and She's running, just really few in order to suggest a whole album . Surely the diehard metalheads have to run far away from this production, but...          But if you are a very sad soul and no one understands you, if you feel so alone and down, among a lot of problems, if you are extremely sensitive and melancholic dark, if heaviness of guitars is not always what your ear wants to listen to, and , even worse, if you have lost a dear person or friendship, this album is for you and all 11 tracks will sound precious. In this case, "Virgin Mary" is the CD made for your uncurable sadness, good journey in the rain of your feelings, you will find comfort maybe and...don't cry too much...

Dalia "Gryphon_spirit" Di Giacomo  TOP

Eccoci ad una delle solite bands che non faranno mai la storia e servono solo ad inflazionare il gothic metal. Gli End of Green sono tedeschi e ci propongono un gothic-metal  influenzato dal grunge , soprattutto per la timbrica del vocalist Micheal Huber che ricorda molto lo stile dei vocalist di questo genere. Detto questo diciamo che le 10 traccie del cd, sono sufficientemente suonate ,con un mediocre arrangiamento, e spesso troppo lunghe; si denota subito un tentativo dei nostri di ricalcare ciò che fecero i Type O negative ai tempi di Bloody Kisses, ma credo che riuscire a comporre canzoni di 8-9 minuti con quello stile unico della band di Peter Steele, sia qualcosa di irripetibile. 
 
Lo sforzo degli End of Green comunque produce anche buone idee; "Only one" è un simpatico goth-grunge dal ritornello molto easy-listening, cosi come "Everywhere", che è davvero esplosiva nel suo incedere sebbene quest'ultima non presenta una linea melodica easy. A dimostrazione della forte influenza di depressive-metal , i nostri poi ci propongono tracks molto lente e cadenzate e cantate col vocione sofferto e con tonalità bassissime, molte delle quali assolutamente inconcludenti e sembrano suonate da finti depressi, che si atteggiano ad uno stile, cantando sofferenza dietro ad un arpeggio triste. C'è pure una cover dei Type O negative "Black.No1"rivisitata con lo stile dei nostri...ovvero una semplice brutta copia dell'originale, sebbene nel complesso è il pezzo che spicca tra tutti. 
 
Non è male nemmeno la conclusiva "Myra" brano assai prolisso che potrebbe piacere ai fan degli Empyrium (anche loro tedeschi). Un disco da evitare se volete evitare di accumulare polvere sugli scaffali, gli End of Green devono crescere e di strada bisogna farne veramente tanta.
 Salvo "Lovedeath" Russo TOP

E come sempre è dalla Germania, che si arrivano nuove proposte in ambito musicale in partcolare nel settore industrial,gothic ,dark..,  ecco i Cyberya, che, sotto la protezione dell'etichetta di Udo...from"ACCEPT", ci regalano un cd all'insegna di un industrial fortemente caratterizzato da melodie tipicamente heavy metal retrò, e da un gusto anche per il pop elettronico. L'arrangiamento e i suoni scelti sono assolutamente perfetti, e come se non bastasse sono molto curate le voci. Il cantante ,chitarrista e programming Oliver Lux è abile a destreggiarsi bene su riff che mi richiamano molto i Rammstein ma con quell'influenza più heavy metal oriented che dà quel tocco di originalità.
Non sempre i pezzi sono all'altezza della situazione, ma per questo c'è tempo per maturare. Il cd è consigliato a tutti coloro che hanno nel cuore bands storiche come Accept ed Helloween, ma che oggi ascoltano anche Orgy , Rammstein ed  Oomph!
IL lavoro si lascia ascoltare piacevolmente, segnalo le ottime "One hundred ways" fortemente heavy, "Digital heroes" veramente imperdibile col suo gusto ottantiano nelle melodie ma assolutamente moderno nel sound. Splendida pure "Invisible" che potrebbe ricordare vagamente qualcosa di pop elettronico anni 80' mischiato a sonorità piu heavy...qui siamo più vicini agli Orgy, sebbene poi il ritornello ritorna a tastare melodie dal sapore heavy . La voce di Oliver è potente ed acuta e supportata da cori ottimamente curati. Acquisto decisamente consigliato sebbene ancora la band deve lavorare sopratutto alle canzoni che a volte non riescono a trovare quel quid di originalità che servirebbe ai Cyberya per diventare grandi....il tempo è dalla loro parte!
THis is the new sound of HEAVY METAL!!!!!!
Salvo "Lovedeath" Russo TOP
Progetto solista per questo svedese di nome Pete Johansenn..che prendendo spunto dai successi nordici di HIM , 69EYES & C. decide di dar luce ad un lavoro personale in cui mette dentro un pò di tutto...dal gothic delle citate band, all'industrial metal tipico della new generations. Melodie orecchiabili sono sorrette da una potente sezione ritmica e da un arrangiamento abbastanza tipico del canone di questo genere. Sicuramente mi ricordano a tratti gli Oomph! , proprio perchè miscelano tendenze goth all'industrial , ma la voce è senz'altro diversa dal quella degli Oomph!. Passaggi in doppia cassa quasi in tutte le songs e chitarre industrial sono la ricetta per questo compositore svedese.
Le canzoni? Beh eccezion fatta per la pessima idea di rifare "Every breathe you take" dei Police , assolutamente pessima, nell'idea di riarrangiamento, per il resto , il cd si fa ascoltare molto piacevolmente sebbene a volte non capisco perchè Pete si ostini a gridare risultando proprio stancante perchè la musica per quanto dura sia, è comunque ricca di phatos e di melodia.
Segnalo l'ottima "Holy wars" che apre il cd, la track n°5 "Dies" che mischia influenze che vanno dai Lacrimosa ai Cure, e anke hard-rock, nel ritornello!!!!!!! Le tastiere inquietanti di "Fucked up smashed and glorious" sono veramente fantastiche , e il brano è ancora un altro gioiellino del cd! Segnalo anche l'ottima title -track che chiude il lavoro. Come per i Cyberya, la valutazione è positiva, ma il nostro Pete, deve cercare di migliorare la qualità delle canzoni, perchè ancora manca quel qualcosa ...quei ritornelli che potrebbero far grande Pete! I Forza ....come esordio non c'è male , ma la prossima volta ci vuole qualcosa di più!
Salvo "Lovedeath" Russo TOP
Credo che oggi essere dei mostri della tecnica e nello stesso tempo ottimi compositori sia una cosa molto difficile. Nell'ambito
prog-metal, è dal lontano 1992, che tutte le band cercano di emulare i grandissimi Dream Theater e il fascinoso e monumentale "Images and words"; I Dream Theater restano senz'altro la band che ha "sconvolto"il metal , rendendolo quanto mai complesso e tecnico pur mantenendo la durezza tipica di un genere figlio dei Metallica, degli Anthrax e C.
Opps!!!!Ma non è il disco dei Vanden Plas??Già..perchè dopo avere ascoltato l'ultimo lavoro dei Dream Theater ..da poco uscito...e avere ascoltato questo disco dei tedeschi Vanden Plas, mi son fatto l'idea che la band di Petrucci ha ispirato talmemente bene gruppi come quello dei tedeschi , al punto di farsi superare e credo che decisamente questo "Beyond Daylight" è superiore al nuovo dei Dream Theater!!!
La somiglianza con la band di Petrucci è palese quasi in tutte le song, ma attenzione...questo è un disco di grande qualità, dove spicca una sensibilità e un tono drammatico assolutamente unico , dove si intreccia passione e rabbia, la melodia la fa da padrone in ogni song, che riesce a trasmettere un senso di profondità, e che riesce a colpire dritta dentro il profondo dell'animo!!!!
Non si puo restare insensibili alla passionale rabbia di "Cold wind" che consiglio di ascoltare nei momenti piu duri della giornata...è energia per la mente!!!! La successiva "Scarlet Flowerfields" è ossigeno per la mente!!!QUANTA PASSIONE!!!CHE MELODIA FANTASTICA!!!!Non ci sono parole per descrivere una canzone come questa, è una power ballad da brivido . I nostri sfruttano al meglio doti tecniche e penso proprio di poter dire....che non hanno nulla da invidiare ai Dream Theater.
La sezione ritmica è una vera potenza!!!Una mitragliatrice negli stacchi e nei controtempi, sempre perfetti e mai scontati. "Healing Tree" ha un ritornello da brivido, ed è ancora una power ballad dove si intreccia parti piu dark, a momenti piu ariosi comunque sempre molto intensi. ...Semplicemente perfetto l'arrangiamento e strepitosa la cura e la scelat dei suoni oin ogni singolo pezzo . Sono 9 pezzi, uno meglio dell'altro e credo proprio di poter dire....BUY OR DIE!!!!!!!!
Salvo "Lovedeath" Russo TOP
FLOWING TEARS - "Serpentine" - 07/02/2002  

Ritorna dopo l'interlocutorio "Jane",torna il combo tedesco, alle prese con un gothic rock molto influenzato da bands come Lacuna Coil ma anche da gruppi piu commerciali di rock alternativo. Se "Jane" era un album un pò monotono, con "Serpentine"i Flowing Tears, hanno decisamente migliorato, un sound piu deciso, più duro e sicuramente più dark. Le atmosfere sono più cupe e più tristi e sebbene non tutte le canzoni mi hanno colpito, ce ne sono alcune davvero stupende; senza alcun dubbio la migliore è MERLIN, che troverete pure su Suggestion!!!E' un brano da brivido, cupo e oppressivo come mai fin'ora i Flowing Tears avevano fatto(naturalmente da quando hanno cambiato vocalist)."Merlin" si intreccia attorno uan sinfonia creata dalla tastiera e indurita dalle chitarre, voce sussurrata, e se è un brano cupo non perde mai il fascino della melodia!!!Ottima anche la title track,che devo dire mi mostra una certa maturazione anche a livello compositivo! Ottima la sezione ritmica a creare cambi repentini di tempo e anche il buon lavoro di chitarra!!!E' proprio il suono di chitarra che si è di molto indurito ripsetto al lavoro precedente. I Flowing Tears non sempre azzeccano la giusta atmosfera, come in "The marching sane" che sembra un brano che esploda da un momento all'altro e invece la melodia vocale non è splendida come l'ottimo lavoro svolto dalla sezione ritmica. "Portsall" è davvero dura, e ricorda non poco i Lacuna Coil ,mentre la successiva "Justine" è una ballata in pieno stile dark-pop, e poteva stare benissimo nel lavoro precedente. Segnalo anche la buona "Cupid of the carrion kind". Sicuramente un buon disco ,che consiglio vivamente a tutti coloro che ascoltano Lacuna Coil, Tiamat e Type o Negative.

Salvo "Lovedeath" Russo TOP

CHARON - "Downhearted" - 20/04/2002
Terzo cd per i finlandesi Charon che come da tradizione ci propongono un buon cd di gothic metal. I brani contenuti in questo Downhearted sono tutti davvero belli, ma purtroppo mi sento di sottolineare i due aspetti negativi di questa band: Il vocalist Juha cerca sempre di imitare lo stile e la timbrica di Ville dei SENTENCED; il secondo aspetto negativo sta proprio nel sound che non è troppo personalizzato; mentre gli Entwine son riusciti a crearsi un proprio sound che li si riconosce subito, i nostri cercano tanto di scopiazzare un pò qui e un po li il sound, risultando a tratti davvero simili ai Sentenced di Frozen. 
 
Per il resto c'è da dire che il cd è tanto piacevole ed è caratterizzato da idee melodiche davvero buone ed è suonato da musicisti tecnicamente validi. Ottimo il singolo "Little angel" che tanto mi ricorda gli Him se non fosse per la voce del cantante degli Charon, che per il sottoscritto è tutt'altro che bella.
Adoro anche "Erase me" che è davvero bella sia dal punto doi vista ritmico che melodico.
 
 Non ci sono brani da saltare, il cd scorre via piacevolmente senza far gridare al miracolo e mantiene una certa godibilità. Per il salto di qualità occorre qualche coordinata in più, ma a conferma del fatto che questo è un buon cd, vi segnalo che questo "Downhearted"in Finlandia va benissimo ed è in classifica.

Salvo "Lovedeath" Russo TOP

DILUVIUM - "Aurora" - 15/03/2002
Siamo di fronte ad un buon disco di gothic metal dalle buone idee ma penalizzato da una produzione non all'altezza.
Sebbene i pezzi denotino ancora una certa inesperienza in quanto a volte molto prolissi, le idee melodiche ci sono e i Diluvium possono dire la loro nell'ormai inflazionato mondo gothic metal. La stupenda voce di Milica Plavsic è sicuramente protagonista di questo lavoro e mi sento di sottolineare il singolo "Our Sadness" che non dispiacerebbe nemmeno ai fan della nostrana Elisa grazie alla splendida interpretazione di Milicia e all'ottimo lavoro svolto dalla band nel saper sapientemente dare espressione alla dinamica della canzone. Ancora una volta però mi sento di sottolineare come le produzioni siano importanti e come questo lavoro poteva cambiare se fosse stato supportato da una produzione migliore. La malinconia del sound dei Diluvium è presente anche nei stupendi arpeggi di chitarra di Andreja Pesic ,come nella stupenda "This usual black" che alterna il gothic metal a passaggi progressive, grazie all'ottimo lavoro svolto dalla sezione ritmica sempre all'altezza. Un altro appunto che posso fare ai nostri è la scelta dei suoni delle tastiere, molto tradizionale e superficiale. Insomma c'è da crescere, ma sicuramente è un buon debutto.

Salvo "Lovedeath" Russo TOP

 

Not bad at all this debut album, interesting dark-gothic music . Though there is stilll a long way to go. Methinks we will hear again about Diluvium, so keep an eye on this combo. I agree 100% with Lovedeath77: production could really be better, but what shall we do? Bad only for them! Among songs me too suggests "Our Sadness"

Dalia "Gryphon_spirit" Di Giacomo  TOP

Credo di potere tranquillamente affermare che la Spinefarm ha fatto centro, perchè con questo lavoro, gli Eternal Tears of Sorrow riescono a stupirmi completamente, affermando uno stile che è tanto vicino a quello degli ultimi Dark Tranquillity, pur mantenendo una buona dose di originalità in tutte le songs. La componente gothic è tanto cara alla band e molte sono le accelerazioni e i tecnicismi.
Il disco si apre alla grande con la stupenda "Aurora Borealis" che inizia con un intro molto meditativo e inquietante, per poi trasformarsi in uno stupendo mid-tempos dal sapore drammatico, dove le vocals sofferte e in scream rendono assai bene. Si prosegue con "Heart of Wilderness" esempio di tecnica e melodia che farà la gioia dei fan di Dark Tranquillity; L'intro di "Prophetain", è semplicemente favoloso e la canzone è davvero da brivido!!!Si sprecano gli aggettivi per questa song che parte un pò a là Paradise Lost dell'era Icon per spaziare con quei tecnicismi tipici della band. L'atmosfera sta a metà tra il gothic e il death svedese. Veramente ottima anche la successiva "Fall of man" caratterizzata da una melodia molto gothic e da un sound assolutamente devastante e che al tempo stesso  esprime tutta la sofferenza e la tristezza. La ciliegina sulla torta però è proprio il singolo "The river flows frozen" che è un esempio di melodia pura mischiata al death. La voce all'inizia è assolutamente romantica e abbandona le scream.....riesce a farmi venire i brividi davvero...e poi..le chitarre acustiche che danno quel tocco di romanticismo .....un solo aggettivo per questa song: PERFETTA!!!!!!!
Si prosegue con "The last one for life" che ci conferma ancora grande originalità, inizia un molto gothic e anche qui la strofa è cantata in maniera dolce e ricorda vagamente gli Entwine!!!!!!!Poi comunque il pezzo si sviluppa con scream vocals, riff di chitarra sempre sofferti e tristi , e un sapore sempre decadente. I restanti pezzi proseguono lo stesso andamento .....e segnalo anche l'ottima "Blood of hatred"che inizia con fraseggio "rapito"alle scale orientali per sfogare in una song molto dura. La chiusura del cd è affidata alla stupenda "Aeon" che mischia sapientemente influeze da Tiamat ,In Flames e Dark Tranquillity. Non ci sono parole è davvero un gran cd.......!!!!!!!!!

Salvo "Lovedeath" Russo TOP

Senz'altro recensire i The Calling su Gryphon può sembrare strano, in realtà voglio presentarvi un disco validissimo di puro rock di quattro ragazzi di nemmeno 20anni che riescono a emulare alla grande un emo molto carico di phatos e di fresche melodie.
Senz'altro il paragone coi Goo Goo Dolls è azzecato ma i nostri sono davvero bravi e il singolo "Wherever you will go" che le Tv trasmettono in continuazione ne è la dimostrazione. La voce è sicura , potente e melodica,  ottimo anche il lavoro ritmico , per non parlare degli arrangiamenti, sempre azzecati !!!!
Un cd di 11 pezzi che puo essere ottima compagnia grazie alla spensieratezza di brani come "Could it be any harder", o di "Things don't always turn out that way" ....Poi la stupenda "Nothing's changed" ha una melodia da brivido che a parer mio potrebbe essere il secondo singolo. I suoni sono sempre molto delicati e sono le atmosfere a rendere bella la musica come in "Just that good", e nella favolosa "Stigmatized". Un disco che consiglio a chi nella musica non vive di paraocchi.

Salvo "Lovedeath" Russo TOP

ECHOBRAIN - "Echobrain" - 23/03/2002

This is NOT metal music, absolutely not. So if you are a typical heavy metalhead with no  liking for alternative music with a taste of American and British "history", this is nothing for you. Let's not forget that Jason Newsted (ex Metallica bassist) is part of the line up (together with Dylan Donkin and Brian Sagrafena)....and? Well one could also not notice it, if one expects something in full Metallica style....So, though I was adviced that I would have not  found metal , here I am with those  rather strange 10 tracks...and I explain why I use the word "strange". In reality it's not an "easy" music, and it deserves more than one listening in order to be a little understood , in particular if you don't  normally "eat" in an Anglosaxon country. On the whole, I personally would define this CD, a kind of hybrid, a mixture between American more classic  rock of the Seventies and Nineties, with Seattle+Blues influences, and British " pop", though the term pop is too much reductive...One could make some comparisons with Jeff Buckley, The Beatles and Smashing Pumpkins...The result is that, at a first and superficial listening, this CD could seem boring , disagreeable, if not useless. This is why our ears are nothing more than human and creatures of habit  in addition.  So let's give a chance to this not metal album and focalize our attention on songs, more than one time, like I did...for you ...and me...

Positive things: a good instrumental work and research, moreover interesting texts. It's true that some songs grow in yourself the more you hear them, but not because are catchy, but because they have some deep.  Negative things: I find this album too much hybrid and, at the end, disappointing in this meaning: one doesn't understand any more what kind of music Echobrain are playing and which are their purposes...well this is called creativity and expression with no barrier...

Here we go with the songs and I would begin with the ones I prefer (and not only me I think) , in order to let as last the (for me) skippable ones.

SPOONFED: the best at my opinion, it is the heaviest among the tracks. It presents good  guitar refrains, rather gloomy but strong, with Seattle influences.

SUCKER PUNCH (where  Kirk Hammet "finds hospitality")... or what I call a missed  masterpiece cause it could have been also better; repetitive but persuasive, good guitar work, its best moment is its heavier end anyway .

WE ARE GHOSTS, appreciable beginning with string + acoustic guitar, it develops in a melancholy song, which could make the joy of the most sensitive and gothic among you, not boring, a little jewel...

I DRANK YOU and KEEP ME ALIVE : 2 rock songs with the typical hybridization , not bad, not really good...

CRYIN' SHAME, obsessive, alienating, repetitive, with many bass tones.

ADRIFT: though I don't like it , I can see it offers a lot of instrumental work from guitars till string.

...and now the "sad notes"...

HIGHWAY 44, another hybridization between American style of the Seventies, with strong elements of Blues-rock, and Brit pop, but not agreeable at all for me, not my style anyway...but could convince all who like ZZ-TOP for example, (maybe)...

THE FEELING IS OVER , typical Brit pop, but not one of the best, one of the worst methinks. Though many people say that it grows and "goes" in our ears soon, on me it doesn't work, sorry...better Oasis or some good old Beatles....

COLDER WORLD, for me it sounds like the umpteenth   mixture, but not convincing, a touch of Beatles and a touch of American  rock. Definitively to be skipped (and forgotten) at my opinion....

Dalia "Gryphon_spirit" Di Giacomo 

 

After having listened to this album, in my opinion, it is not a bad CD for people who were growing up with the rock of the Seventies and Eighties and wish themselves back to that era. In this album you can find most of styles which were in the top of the charts in that age. All I can say is that this work has to be considered something like a retro-sampler because of the strong influences of Jethro Tull, Donovan , Beatles and also Pink Floyd from the Eightees. I think that a lot of old fashioned rockers will appreciate it.

Stefan "Absolut_Evidence" Vogelaar  TOP

A distanza di due anni dal buon "Black emotions", tornano gli svedesi BESEECH con un cd davvero intenso ed emozionale a dimostrazione di una maturità musicale e non solo, acquisita dalla band nel corso di questi due anni.Il successo che li ha accompagnati nelle tourneè con Lacuna Coil e Theatre of Tragedy ha senz'altro favorito tale maturazione che sta tutta in questo lavoro che a parte qualche piccolo appunto è senz'altro godibilissimo nelle sue 10 traccie. Si parla di Gothic metal ovviamente, quello dell'ultima generazione, e i nostri non sono certo inventori di un nuovo stile ,ma senz'altro hanno fatto loro gli input di bands come Lacuna Coil, Moonspell, e Sentenced. La prima traccia "Illusionate" è davvero stupenda e sembra quasi come se i Sentenced stessero suonando assieme ai Lacuna Coil, grande lavoro vocale della splendida Lotta Höglin , che sfodera una timbrica e una tecnica davvero non indifferente, mentre si denota subito una produzione senz'altro più curata rispetto all'album precedente, cosi come dicasi per gli arrangiamenti.
Il singolo"Soul Highway" costruito attorno ad una melodia vocale tipicamente goth, ci mostra come la male vocal di Erik Molarin sia altrettanto buona; cupa al punto giusto e sicura, in "Blinded" si nota come i nostri riescono a trovare spunti originali che richiamano anche band storiche come Depeche Mode (per quelle che sono le atmosfere) e il gusto per il dark elettronico si fonde ai chitarroni metal !Le tastiere svolgono senz'altro un gran lavoro e mi sento di lodare Mikael Back, che riesce a interpretare sempre i brani nella maniera gista curando tantissimo i suoni e le atmosfere. La tecnica del gruppo è senz'altro buona sebbene a volte ci son troppe simlitudini con le già citate bands che senz'altro hanno influezato il sound dei Beseech...."Finction City"è davvero intensa ed emozionale e non può non ricordarmi i nostrani Lacuna Coil. Ma il brano è davvero bello!!!!La successiva "Sunset 28", mi dimostra quanto questo gruppo sia cresciuto, ...un brano malinconico ,che possiede un flavour davvero unico, un'intensità che ti cattura dal primo ascolto, dove tutti gli strumenti sono perfettamente amalgamati e la voce di Lotta si esprime con un tono davvero unico! Solo per questo pezzo si potrebbe comprare l'intero cd. Ma ancora il bello deve venire....la successiva "A last farewell"inizia davvero con meglio si poteva fare,l'atmosfera oscura e gotica si fonde al duetto vocale di Lotta e Mikael ...anche se appaiono ancora fantasmi dei Lacuna Coil ....davvero una grandissima influenza per i Beseech. Superlativa la successiva "A season in green" dove i nostri ancora una volta azzeccano l'atmosfera giusta in una song davvero trascinante col suo refrain molto decadente. L'altra perla del cd e la strumentale e atmosferica "Beyond the skies" dove si crea davvero un'atmosfera da brivido...glaciale e quanto mai surreale. Un lavoro maturo, senz'altro non originalissimo, ma se vi piacciono i Lacuna Coil, amerete questo cd almeno quanto me.

Salvo "Lovedeath" Russo TOP

Non ho mai nascosto la mia passione per il pop-rock e sicuramente i Goo Goo Dolls sono un must per ogni estimatore di questa musica. Gutterflower rappresenta un capitolo importante per la ex punk-band divenuta famosissima dopo il film City of Angels, in quanto fautori del bellissimo singolo "Iris" che rappresentò proprio la main-theme song di quel film. Correva l'anno 1998, e son passati ben 4 anni, ma i Goo son cambiati poco musicalmente parlando rispetto al lavoro precedente che era proprio "Dizzy up the girl" che contiene "Iris". La spensieratezza, la dolcezza e la passione sono gli aggettivi che descrivono un album cosi. Un disco che si puo godere al tramonto di una fantastica giornata , in macchina con il partner o da soli per riflettere, sognare ...vivere!!!!
Il singolo "Here is gone" è davvero stupendo,una melodia da 10 e lode. Ma è tutto il cd davvero intenso, sin dall'opener "Big machine" che è davvero una gemma di pop-rock, con il suo ritmo ora cadenzato ora più pompato per esplodere in un refrain degno di una Goo Goo dolls song. Riuscire a trasmettere delle emozioni è il mestiere dei musicisti e credo che John&C. ci riescano alla grande nel rock di "Think about me" , nella spensieratezza di "What a Scene" ,nella furia riflessiva di "It's over", e nella stupenda "What do you need" che è quel classico pezzo da finti duri, che è cantato alla maniera di John....e con le chitarre che graffiano , ma con quella melodia davvero emozionale. Non mancano gli episodi più rock-punk oriented che spiccano per la spensieratezza e per la bravura ancora di John di dare un timbro particolare alla sua voce; godetevi dunque anche "Smash", "Up up up", "Tucked away". Per chi non conoscesse bene i Goo vi ricordo che il secondo singolo di "Dizzy up..." ovvero Black Ballon fu scelta come theme della colonna sonora del telefilm americano Dawson Creek. Dopo lo strepitoso "Camino Palmero" degli esorienti THE CALLING l'america del pure-rock non potrà non apprezzare questo cd...........Consigliatissimo!!!!!

Salvo "Lovedeath" Russo TOP

MAJA - "Bye" - 28/03/2002

Here I am with this mini CD from the Swiss band Maja, so thumbs up to Tessin for having "generating" this absolutely cool band! First of all I've listened with pleasure to this music, second of all with the same pleasure I aloow myself to express my opinion beginning from a little presentation. Maja are without doubt one of the most interesting  among the expressions of the new Swiss scene. Their first mini album "Maja" was produced 1999 by Tommy Vetterli (Coroner, Kreator), then Maja finds a good balance  with front-man Jo Learned (ex Planet Crash), with new experimentations thanks also to the great work done by guitarist Jonathan, bassist Mike, giuitarist Ste, drummer Marzio.

But which kind of music are playing Maja, well some define it nu-metal, some alternative rock. Well nothing to do with the "alternative rock" from Echobrain. Me too would define their music nu-metal , on the whole, but a very innovative, original one:  at my opinion in direction Godsmack, with some lead guitar affinity with P.O.D., with a big  similitude with Fear Factory. The result is absolutely agreeable and persuasive. This is a very experimental nu-metal, with inserts of electronic sounds, with great experimantations in sound and vocals that go straight into brain. No place for boring moments cause pulsing beats give strength enough to the songs. 

"Bye" songs are 4: "Bye" (4:04), "Maja" (4:00), "Free:" (4:27), "Bata" (3:16). Opener "Bye" is catchy, strong, beating, aggressive but agreeable. I like it very much.

"Maja" is catchy enough with a touch of apocalyptic and dinamic convulsions which maintain a melodic expression.

"Free:" shows melancholy tones with the typical convulsions and obsessions. The experimental research is very remarkable .

"Bata" is the most experimental maybe, obsessive, almost alienating.

What can I say more? ..well...I am  happy to have this CD at my home and  I want to see them live very soon!

Dalia "Gryphon_spirit" Di Giacomo 

ADARO - "Minnenspiel" - 20/04/2002

Thinking that we metalheads are unable to enjoy other musical genres is a big mistake...many of us like Classical Music, or Jazz, or Industrial for example. In particular In Extremo , Corvus Corax  and Ritchie Blackmore's Night fans,  and  in general, all who enjoy Dark-Folk, Ethno- and Folk Rock but also Atmospheric  and Gothic  should appreciate very much this forthcoming "Minnenspiel. (Adaro have played in the Gothic Wave Treffen 2000 , and now they have just started their Minnenspiel Tour ).

This German band  explores Ethno-Rock with quotations from gothic vibes , metal and electro-sounds. Modern guitars  and keys are accompanied by cello, bagpipes , sacral hurdy-gurdy and bombarde. Minnenspiel (Minneplay) take the listener into the 12th and  13th century world adapting it at the same time to the music context of 21th century. The Middle High German lyrics are sweet and enchanting. Frontwoman Konstanze Kulinsky has her unique playing style on the hurdy-gurdy, performing wah-wah and roto-sound and shows a clear "gothic" voice. Frontman  Christoph Pelgen handles the medieval woodwind instruments. On the whole, vivid vocals and instruments played with very good technique form a valuable result, where mystical soundscapes merge in sorrowful modern environment. Love and pain of medieval minstrels (die Minnesänger like Walther von der Vogelweide) are transposed into present days. 

On the one hand I find this  album too "soft", surely In Extremo are more metal and more aggressive, but, on the other,  sometimes it's beautiful to dream on the wave of melodies full of fantasy and magic, remembering our childhood when we believed with innocent mind in fabulous fairy-tales, and middle age was the heroes era, among castles and little villages. .  It's important to say  that Adaro are doing really historic research both in  lyrics and instrumental fields.

By the way dreaming, do you know that "Adaro" is the name of an archaic strange creature, half man and half fish who was believed to visit dreams, coming to Earth by means of rainbows? A sign of them would be rain on a sunny day...

Opener MICH WUNDERT HARTE shows rather catchy,  but not irresistible  melodies.Not a bad song but too weak as opener in my opinion . Fortunately  ICH ZOCH MIR EINEN VALKEN raises at once the attention which then will decline no more! This should have been the opener in my opinion.

Absolutely magic, wonderful MINNENSPIEL, in a ritual and dark atmosphere develops gothic vibes, with a touch of heavy guitars. Without a doubt,  it is my fav song . Not by chance it has been chosen to call the whole album.

More in style In Extremo DER SCHALL :  speed and "good mooded". More or less same atmosphere in WINNENDEN which reminds to nicer sides  and adventures of middle age.

Slow and suggestive, a mix between an ancient ballade and a lullaby ,  WIGEN WAGEN, where Konstanze's voice gains a mystic aura. 

 WAHN SI DAHS  is absolutely catchy, spanning modern rock context and oriental sounds, powered by harder guitars.

 TANDARADEI is a mystical jewel between electro-pop and church songs, with Konstanze's voice in foreground and male chorus in background.  

 MIN VROUWE IST GUOT presents some playing techniques and soundscapes that remind me of Police. In particular, drums could have been played by Mr Copeland himself .

All instruments merge perfectly and appear in equal measure in OWE DIU MINNE ', beginning as a sorrowful folk-pop song, supported however by lively drums and keys, reaches a heavy "finale" , where modern and medieval  instruments burst in perfect In Extremo style. 

No wonder if while listening to DO TAGET EZ a tear can appear in your eyes. lLght and gentle; to be heard at candlelight.

Same medieval folk schemes are applied in MUGET IR SCHOUWEN, but with more speed. One can clearly find a touch of "country" in this song. Great work  done by chord instruments.

Between  ritual and pop SWIE DU WILT, a valuable example of how deep  Adaro's synthesis ability can be.

Slow, mostly acoustic with  a sad cello ROSEN ROT, the perfect end-song for  this album.

Except the first one, all tracks are in my opinion  good  in their genre and interesting , though not metal at all one can enjoy the  atmosphere and the playing ability, enriched by clear vocals.  Deep Purple founder Ritchie Blackmore and Candice Night (Blackmore's Night)  have found  Adaro's music exciting and refreshing.  I have found it full of varied expression and mystic enough. A must for everyone  loving this musical genre.

Dalia "Gryphon_spirit" Di Giacomo TOP

Stavo casualmente guardando il video di questo gruppo che è proprio l'apripista del cd "Ghostlost" e son rimasto letterlamente coinvolto da questa band di melanconic alternative rock. Ricordate Ok Computer dei Radiohead? Beh questo cd, ci ripropone quel feeling e quell'atmosfera, e questi ragazzi sono anche molto originali nell'essere anche più solari dei Radiohead mettendo in risalto la stupenda (a dir poco) voce di Fabio, che è davvero unica; possiede una timbrica davvero fantastica e ogni pezzo sembra avvolgere chi l'ascolta in atmosfere quanto mai surreali. 
Se avete bisogno di rilassarvi o di passare una serata in compagnia della vostra metà magari in macchina, beh questo cd fa al caso vostro.
 Dolci ballate dal sapore malinconico e ricche di sentimento vi cattureranno al primo ascolto.
 Segnalo "Shivering Sun" e "Blue" che sono davvero immense; Favolosa davvero "Cherrywood eyes" il cui inizio mi riporta all'atmosfera di quelle scene di film romantici , l'apertura molto ariosa del ritornello rende il tutto davvero incantevole, e poi c'è l'abilità di Fabio, che alterna dolci falsetti con un cantato pacato e assai espressivo. Davvero intense anche "Human Beings" col suo gusto retrò e con quell'atmosfera avvolgente, mentre in "Planet new earth" si nota anche un buon lavoro ritmico in un brano che non smentisce le potenzialità melodiche della band.
 Un cd, che nel suo complesso potrebbe apparire monotono per l'immensa quantità di ballads, ma se passate oltre questo particolare vi accorgerete che l'intensità di questa band è davvero unica ed è capace di sciogliere anche i cuori di pietra.
 
Ritornano i Silverchair ,band australiana, approdata alla definitiva consacrazione per quanto riguarda il successo con il precedente "Neon Ballroom"di due anni fà. Punto di forza della band è senz'altro il bravo vocalist Daniel Johns, tipino dal fascino che tipicamente piace alle ragazzine....e la musica dei Silverchair infatti come nell'album precedente gode di momenti dolci e pacati che faranno innamorare le ragazzine, e di momenti più legati alla tradizione grunge. La prima cosa che spicca in cd è il grande lavoro fatto alle tastiere e lacura per un arrangiamento a dir poco perfetto. La voce di Johns è molto migliorata, più sicura e capace di moldularsi su tonalità abbastanza acute con una potenza e precisione. La sezione ritmica trova il suo bel da fare su trame musicali mai scontate che al fascino della melodia intrecciano cura per tecnica e composizione. La bravura dei Silverchair è quella di far propri input musicali di note bands, come Nirvana e Radiohead senza assomigliare troppo a nessuno e trovando la personalità che farà di loro un gran gruppo considerata la giovanissima età dei componenti della band. 
Stupendo il singolo "Without you",capace di coinvolgere sin dal primo ascolto grazie al suo incedere potente e melodico, e alla voce che dimostra di avere gli attributi!!! Un pezzo che non può non comparire tra Suggestions!!! Non è da meno la succesiva "World upon your shouders", che è davvero intensa, un brano da ascoltare in tutte le sue manifestazioni di profondità, che denota come i Silverchair non sono una tee-band...sanno suonare e molto bene!!!
"One way mule", è una song potente e dura dove la rabbia di daniel si esprime con un timbro cattivo, potente e quanto mai espressivo, si prosegue con "Tune in the brine" dove si possono apprezzare particolarissimi passaggi di classe e con un flavour assolutamente unico dotato di personalità e stile. Adoro anche "Luv your life", una song costruita su una melodia dolcissima che ti cattura dal primo ascolto! Anche qui i nostri non nascondo la loro attitudine compositiva che si mostra davvero elevata!!
L'altra song potente e dura è "The lever", mentre "My favourite things"è una ballata in bilico tra atmosfere grunge e l'emo-rock di bands come Muse e Radiohead. La chiusura del cd è affidata alla pianistica "After all these years"dove spicca ancora la grande dote vocale di Daniel. Questo gruppo è in piena maturazione, ma questo cd sfiora la perfezione, comprare per credere!!!!!!!!!

Salvo "Lovedeath" Russo TOP

ENGINE - "Superholic" - 10/05/2002

Heavy, modern, straight forward, creative, engaged, : this is Superholic in few words.                                                  Born in the year 1999 like a side project of Fates Warning members Ray Alder (vocals) and bassist Joey Vera (Armored Saints- Fates Warning) with great cooperation of Bernie Versailles (guitar  -ex Agent Steel) and Pete Parada, hardcore drummer from Face To Face, Engine have proved with this second studio album, to be not an occasionally side project, but a band with a high cohesion level showing its own characteristics which are rather different and independent from Fates Warning prog style. Oh yes welcome to the 21st century again here! While listening to this album, we all take lessons in Hard Rock/Metal in its best evolved , futuristic and experimental side, though noone of the classic Rock roots is neglected or lost. It's incredible how many feelings of sorrow, how many thoughts of desolation but also hope, so typical of other Rock/Metal genres, transposed here, can work so well, indicating that musical schemes can change but emotions and base atmospheres never will. An exciting world of emotional depth is supported by powerful nervous and dynamic guitars, rough and heavy dowtuned riffs, drums playing as sharp as stabs ,powerful loop sounds and alienated soundscapes à la Fear Factory (Obsolete) with some stop and go, a lot of experimental distorced sounds. Vocals on the contrary are generally very clear but they are not completely  power metal-oriented. Ray Alder doesn't need to be particular angry in order to sound powerful, his voice comes always resolute holding the  notes , picturing sorrow, heaviness and sighs not helped by a particular plack or tremblings, but basically  by a simple alternated darkening or clearing up his vocalizations. The joy is that in an environment of modern alienation with its contraddictions and speeds, so well created by most of "Superholic" songs, there is a pulsing melodic heart with an almost ancestral sadness searchig for salvation and love exploding in some masterpieces like "The Perfect Star" and "Home" that can only go under the skin. In my opinion "Superholic" shows also many intelligent shades and subtle opposites. It  seems rather speed but it's sad, it's seem warm but has a certain ice coldness in the background, it is modern but some melodies let you remind far places and far moments of life with melancholy. It is strong and heavy, but you can discover a kind of fragility inside. Not prog, not nu-metal, it accepts on the other hand many influences. It seems the reign of heavy guitars and heavy cadences falling from above, but the touch of some acoustic notes will let you dream. A strong ambience contrasts with the clear voice . Fear factory meets King's X and maybe Godsmack generating anyway a style of its own. There are no typical lead guitar solos but noone need them here, the kind of sound coming out from drums varies not that much, though they  always master the tempo changings, giving only occasionaly some "bass" bombs, but no one cares , cause drums- sound contrasts so well with the heavy downtuned guitars . All seems so real but also so distorced and projected to another dimension of speed and movement like the Plymouth GTX represented on the cover can symbolize.
 For this reason "Superholic" is not an easy album cause it demands open mind, refined ear, energy of spirit, a good couple of close listens. Or maybe only the very simple observation that time passes , a future with many uncertainties  but also with many discoveries stay in front of us also in its musical meaning. I think things from the past must not be forgotten, and they can enrich our soul if they will survive among us under new evolved shapes, but they will not walk together any more with  their old features, melancholic fixed like a sepia- coloured pic, for ever closed in the fotoalbum of our memories. . 
LOSING GROUND is the perfect opener for this CD: A little bit convulsive and nervous it shows a kind of Fear Factory power, with many obsessive loops , driving riffs, a certain speed, with lyrical interpretation of the decline of humanity. The rythmic background with aggressive repetitive guitars, distorced sounds, a touch of acoustic, and a brilliantly played bass is impressive.
SUFFOCATED - This track is connected very much with the previous one showing more or less the same schemes, though a little bit more intense and slowly.
I KNOW - A little bit more gloomy and melodic, with heavy cadence, countless distorced sounds, some powerful bass moments. One could find even some King's X but also Godsmack influences that soften the usual atmosphere.
THE PERFECT STAR- One word could be enough: masterpiece! From the nervous but this time  slow looping  guitars and distorced sounds a timeless fantastic melody bursts in your ears and mind, which will simply take your breath away. Alienated and romantic it's one of the best musical experiences I 've ever heard. A kind of modern ballad, full of emotion.The lovely words "You're the perfect star" could be dedicated directly to this track.
SUPERHOLIC - "It's hard to speak", the text begins this way, and it's hard to explain this song as well. Experimental, with tempo changings,sometimes slow and tender, sometimes aggressive and convulsive, sometimes angry and repetitive. It shows some nu metal influences, never passing the threshold. 
FASCINATION STREET is the only song not composed by the duo Alder- Versailles for a simple reason: it's a The Cure cover. But it's awsome! So cool is the way it's interpreted, that paradoxically could be risen to symbol of the whole CD cause it's the half way between the fastest songs of this album and the slowest and melodic ones. Though played with the same schemes and technical ingredients already seen in the other songs, all is merged now to give an aura of futuristic almost psychedelic stressed sweetness. I would uderline the clever work done by the bass, which is supporting  many rhytmic passages alone.
1 A.M. - Relatively short and almost exclusive acoustic, particularly sad and suggestive.
HOME - Ehi! it comes again another masterpiece now! In a way, this beautiful song si distanzia a little bit from the general structure of the album. Home is rather slow, intense, suggestive, perfectly balanced among slowness, sweetness and heavier riffs, with a catchy , sad, nostalgic melancholy melody, like it could be inspired by being so far from home,with a high sense of hope, with effective rock moments alternated with modern backgrounds, with some prog flavours. Do you want more? Yes? It fades out on the waves of melodic acoustic chords. This is the stuff I personally would simply place in the first positions of the charts. Particularly effective the 2 moments in which drums play practically alone their score . Not virtuoso solos but exciting moments of waiting .
REALIZE - After the interlude opened by "Home", we come back slowly to the usual but not boring proceeding with the presence of loop sounds in the refrain preceded by a rather sad melodic structure, some stop and go maybe à la nu-metal (maybe, cause it's really difficult to classify this music, supposing that labeling music could make some sense...) which don't disturb at all. 
SAVE ME- Extremely gloomy and desperate, it shows heavy, slow cadences which are falling on you like hammers in order to scogliersi then in a mysterious sad melody. A desperate appello "Save me - save me" from what? from oneself? from our own soul? from a kind of danger and poison hidden in ourselves? With an open mind towards other musical circumstances and genres this song could be appreciated also even by goth people.
MINE is the most experimental among the tracks, rather speed and aggressive, where rock is presented again under a distortion lens. The usual schemes appear again, but in my opinion without the usual success. Though there is really much ability and engagment inside. Without  doubt the most difficult one. It needs surely more listens. To be honest this track is not maybe the best way to close this work. I would have stopped with Save Me, but definitely is a kind of summing-up- of the base structure connecting all tracks.

Not leaving out that many of these songs could be inserted in the soundtracks of new movies, paraphrasing some words from "The perfect star", I can say I have found the way to you Engine, and I'm sorry for all who will not like and appreciate this work, cause , personal tastes apart, they will objectively remain simply a step backwards...

Dalia "Gryphon_spirit" Di Giacomo TOP

KORN - "Untouchables" - 25/06/2002
C'erano una volta i Korn.......ma dove sono finiti?? Questo disco delude le aspettive e non poco......
Correva l'anno 98, quando questa band americana diede alla luce un capolavoro di nu-metal che si chiama "Follow the leader", formato da tantissimi hit-singles, e grazie ai Korn si divulgò una tendenza musicale che unisce rap,industrial e metal..un mix sonoro che costituisce la cosidetta nu-metal, genere figlio della fine degli anni 90' .Il successivo "Issue"altrettanto interessante,    con i nostri che abbandonano molte influenze rap...e ora questo nuovo cd ..dove i Korn sembrano  volere scopiazzare bands come Zeromancer e Orgy. 
 
Il risultato è al di sotto delle aspettative con 14brani che non esplodono , ben curati (e non poteva essere diversamente) dal punto di vista dell'arrangiamento, ma assolutamente privi di spunti melodici ai quali eravamo abituati, con brani del passato come"It's on" , "Got the life" ecc....
Il singolo Here to stay delude non poco, sono solo dei suoni ben almalgamati ...la voce si "strapazza"con urla inconcludenti , e non c'è un pezzo dico uno che riesca stamparsi in testa.
 
Ottimo lavoro ritmico, e quindi non discutiamo le doti tecniche e gli ottimi arrangiamenti dove la band dimostra di essere all'avanguardia, si discute la poca creatività dei nostri...e se qualcuno griderà al miracolo per questo album, beh non dategli retta, chi conosce i Korn sa bene che questa valutazione negativa non è un dettata da altre ragioni.
Come ammettono i nostri, le influenze dark-wave hanno preso il sopravvento in fase compositiva, ma credo decisamente che l'ultimo cd degli Zeromancer paragonato a questo è un capolavoro assoluto, e dicasi lo stesso per gli Orgy.
 
Mi dispiace essere cosi duro con i Korn, ma non se ne può fare a meno! E scusatemi adesso vado ad ascoltarmi "Eurotrash"degli Zeromancer, ...questo"Untouchables" dei Korn è davvero una folata di vento quasi impercettibile!

Salvo "Lovedeath" Russo TOP

ALICE2 - "Brave new World" - 24/07/2002    
FANTASTICO!!! Chi è cresciuto con Duran Duran,Soft Cell,Alphaville, Billy Idol, e tutta la new wave anni 80' apprezzerà dalla prima all'ultima nota di questo splendido cd. Questo gruppo tedesco ha veramente fatto centro con 13 perle che ci riportano in un epoca dove la melodia e la stravaganza erano gli ingredienti del successo. Songs di facile presa, ovviamente ben arrangiante con tutto quello che offre la tecnologia della musica nel 2002. Ci sono brani che se fossero suonati da artisti più noti hanno tutte le caratteristiche per balzare in vetta a tutte le classifiche mondiali...attenzione però non stiamo parlando di un disco da hit-parade...anzi tutt'altro, questa è musica dal sapore commerciale ma con quel gusto intrigante e mai prevedibile. 
Il singolo "It's a crime" per il sottoscritto è qualcosa di STUPENDO, un brano easy-listening con una melodia che ti colpisce sin dal primo ascolto!!!  Provare per credere..e ascoltato una volta verrà spontaneo prima di proseguire riascoltarlo e riascoltarlo ancora!!! 
Il brano "Hey" è un altro centro...grazie alla sua melodia molto easy, e penso che chissà quanti artisti lo invidirebbero!!! Non mancano le atmosfere cupe e più depeche mode oriented come in "Star" e nella seguente "In my life". 
Traccie di Billy Idol nella ammaliante "Vampyre" dove i suoni e la melodia non possono riportarci ai mitici anni 80',e anche la performance vocale qui ricorda il mitico Billy Idol. Davvero bella la cover dei Soundgarden "Black hole sun" riarrangiata col un flavour dark-dance davvero unico!!!!!Un piano malinconico, introduce la ritmica e"My ocean" dove la melodia e perfettamente amalgamata ai suoni digitali tanto cari ai nostri.
Ancora dark dancefloor in "Don't rush" che farebbe impazzire gli amanti di bands come L'ame Immortelle o Dreadful Shadows.
L'influenza HIM è tutta nella seguente "She's the one" che se fosse stata composta dalla band di Valo sarebbe stato sicuro successo!!!
La seguente "Run" sembra riportarmi ai gloriosi anni 80' e addirittura mi ha ricoradato la mitica "Video kills the radiostar"!!!!!!!! ve la ricordate?????Questo pezzo è davvero simile ed è l'ennesimo episodio riuscito! 
A concludere c'è la triste e sofferta "She cries the rain" molto pacata e assoltamente stupenda ....da ascoltare nei momenti di intimità col vostro partner!
Un cd  che è must per tutti coloro che hanno amato gli anni 80' della new-wave.

Salvo "Lovedeath" Russo TOP

-First Year departure-
 
La My Kingdom Music si presenta con gruppi uno meglio dell'altro e i Room with a view sono una band sulla quale l'etichetta può far leva per spiccare il volo; originali , tecnici, e veramente grandiosi nel saper creare davvero musica con M maiuscola; Il genere dei nostrani Room with a view si rifà un pò ai Novembre più poetici e meno aggressivi ed è definito dal note-book Avant-garde Dark gothic. Musica molto ispirata, ben arrangiata e ricca di spunti davvero interessanti che in alcuni passaggi mi ha richiamato anche gli ultimi Katatonia;
Il primo brano "Departures" è una song molto depressiva e quanto mai ispirata dove le vocals di Francesco Grasso toccano davvero l'animo; Si prosegue con la pacata e sensuale "Single handed" che trova spunti compositivi abbastanza "imprevedibili"e senz'altro originali; I musicisti sono tutti molto preparati e sottolineo la grande cura per i suoni ...sempre azzeccati.La mia preferita è senz'altro la track.no.3 che è "Club epoque"che sfiora l'animo dolcemente e lascia dentro un senso di malinconia e dolcezza davvero unico.....una melodia vocale fantastica e passaggi atmosferici davvero stupendi fanno di questa song un piccolo gioellino di avant-guarde gothic metal. Ascoltare per credere....ragazzi questa si che è musica!!!!!
La successiva song è qualcosa di altrettanto imperdibile.....un cantato growl avvolge una song quanto mai triste e sofferta suonata con una passione unica; Si tratta di "End of Season"...altro piccolo capolavoro dove i nostri involontariamente sembrano miscelare il sound dei Novembre quello dei Katatonia e dei Sentenced di Amok!!!!!!!
Rilassata e riflessiva la seguente "Hero" i cui passaggi atmosferici fanno davvero venire la pelle d'oca!!!!!Sembra una poesia in musica...suonata ed interpretata !
"Madeleine" dal ritornello cantato in italiano ci mostra ancora le buoni attitudini vocali di Francesco....mentre un altro capolavoro è "Budapest Song" dove i nostri riescono davvero a creare un'atmosfera unica sia dal punto vista della cura della dinamica che strettamente tecnico-compositivo; L'Enfante Italie sembra farci rivistare in 57 secondi immagini del passato e subito si attacca alla SENSAZIONALE E STUPENDA "Tiergaten" che è una song malinconica e profonda quanto mai col cantato growl a testimoniare dolore e malinconia!L'atwork è davvero bello...immagini di storia che poi vengono descritte nella profonda malinconia di questi 9 brani che sembrano quasi immergersi attraverso la musica in immagini passate......  momenti vissuti in altra epoca............UN MUST PER CHI CERCA EMOZIONI VERE DALLA MUSICA!
 

Salvo Russo

 
Bene Bene..anzi benissimo!!!!La MyKingdomMusic un'etichetta italiana  ha deciso di fare davvero sul serio...Grazie a gruppi come questo mi rendo conto che la bella musica esiste davvero...
I Crowhead sono un super gruppo composto da  Jo-Inge Slangsvold e Rym Trinborg ex Shadow Dancers cult gothic metal band degli anni 90', aiutati da talentusi musicisti (Rico Darum e Ted Skogmann). Il cd in questione è un maestaoso capolavoro di gothic metal incontaminato da influenze modern dark ed elettronica. I nostri riescono davvero a trasmettere forti emozioni riuscendo a "interpretare"in maniera perfetta le loro songs...suonando con una passione davvero immensa. Anche quando suonano 3 note..riescono a esprimere grande profondità...ascoltare per credere!
La produzione è davvero buona ed il sound è molto ricco di potenza e quanto mai corposo! L'opener "My angel" è una song di modern gothic metal caratterizzata da chitarroni in piena evidenza, tastiere sognanti e melodia decadente....un pò sullo stile degli Entwine più oscuri!!!!La seconda song abbandona le chitarre iper distorte e il brano è caraterizzato da una forte malinconia e una forte passione per il dark anni 80'.....la melodia del ritornello è molto bella e addirittura accostabile ai Duran Duran più dark!
Quanto ai intensa e penetrante la seguente " Eternity" dove la voce di Jo-Inge riesce davvero a emergere dentro una song molto passionale e quanto mai 80's oriented nella melodia vocale! Delle drammatiche tastiere ci introducono ad un brano a dir poco stupendo..il mio preferito..UN CAPOLAVORO DI GOTHIC METAL!!!!!!!Si tratta di "Fire eye" che inzia cupo e quanto mai tenebroso con cantato sofferto quasi growl per poi sfociare in una melodia a da brivido cantata in clean vocal!!!!L'atmosfera della canzone è davvero unica e devo dire che solo questa vale il prezzo del cd!!!!
Ancora noti decadenti avvolgono "Love letter" che unisce ad una strofa rilassata e quanto mai passionale opportuni passaggi atmosferici suonati con intensa passione........
La title-track è ancora un perfetto di modern dark, dove l'ariosa melodia del ritornello si contrappone ad una strofa cupa e tenebrosa. E' la volta del remix di "My angel" che piacerà sicuramente agli estimatori di Blutengel e Zeromancer...cosi come le seguenti "The soul in the dark side pt. I e II che sono avvolte da suoni elettronici e cupi. Un cd da avere assolutamente!!!!Consigliatissimo agli amanti di sonorità oscure, penetranti e passionali!!!!!!

Salvo Russo

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