Un
evento entusiasmante.
Dopo più di trent'anni dall'uscita dell'album "The wall"dei Pink Floyd, Roger Waters porta nuovamente in
tur il suo capolavoro.
The Wall non ha bisogno di troppe presentazioni per gli amanti del genere è semplicemente un opera rock rivoluzionaria, maestosa, geniale e ancora attuale.
I messaggi politici e sociali espressi dal mix di canzoni e immagini proiettate sull'enorme muro bianco sono, ora come allora, pura indignazione verso le scelte dei governi, delle istituzioni e dei media.
Waters apre appunto il concerto dedicandolo a tutte le vittime del terrorismo di stato.
Alle 9e30 Waters sale sul palco a prendeare le redini della serata e i più di 40 mila presenti lo accolgono molto calorosamente.
Il bassista dei Pink Floyd si presenta in ottima forma e saluta il pubblico in italiano. C'è un buon feeling con i fan e tutto lo stadio intona le canzoni.
Durante la canzone "Nobody Home" il microfono smette di funzionare per alcuni secondi, a Waters, padrone del palco, basta alzare le braccia e scatena un applauso generale per coprire il silenzio.
Lo show è stato al di sopra delle aspettative, ben organizzato sia per quanto riguarda l'audio che l'impatto scenico. Ricco di effetti speciali come fuochi artificiali, un mini aeroplano e l'immancabile maiale gigante sopra la folla.
Un evento entusiasmante, da pelle d'oca, pietra miliare della storia del rock!
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